L'emergenza di un superbatterio che potrebbe uccidere milioni di persone - Il corpo umano è un insieme straordinario di processi biologici che si sono evoluti nel corso di migliaia di anni, ma ora si trova sull'orlo di una catastrofe silenziosa. Mentre il nostro corpo si è evoluto per resistere alle infezioni e alle malattie, i superbatteri, un tempo sconfitti dalla medicina moderna, si stanno evolvendo e stanno superando in astuzia gli antibiotici a cui ci affidiamo. Milioni di persone potrebbero morire a causa di questi nemici invisibili ogni anno, trasformando infezioni ordinarie in vere e proprie malattie mortali non curabili. Ma potrebbe esserci un barlume di speranza in questa catastrofe incombente e gli scienziati si stanno impegnando per sconfiggere i batteri resistenti agli antibiotici.

Ma cos'è esattamente questa crisi che l'uomo sta affrontando? E cosa si sta facendo per fermarla? Cliccate su questa galleria per scoprirlo.

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Resistenza antibiotica -

Quando batteri, virus, funghi o parassiti si evolvono per resistere ai farmaci progettati per ucciderli, si parla di resistenza antimicrobica (AMR). In sostanza, i trattamenti come gli antibiotici diventano inefficaci, rendendo le infezioni più difficili da trattare.

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Milioni di vite -

Alcuni studi hanno dimostrato che entro il 2050 le infezioni resistenti agli antibiotici potrebbero causare la morte di quasi 10 milioni di persone all'anno. Si tratta di un salto di quasi il 70% rispetto al valore attuale.

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Causa -

Una delle cause dell'AMR è l'uso eccessivo e scorretto di farmaci antibiotici nell'uomo, negli animali e nelle piante. Alcune persone tendono a consumare farmaci al minimo segno di malattia, il che fa sì che i microbi sviluppino rapidamente una resistenza a tali farmaci.

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Popolazione anziana -

Mentre i decessi legati alla resistenza agli antibiotici tra i bambini al di sotto dei cinque anni sono diminuiti grazie alle vaccinazioni e a una migliore igiene, i decessi tra gli adulti più anziani (70+) sono aumentati dell'80% dal 1990. Questa cifra potrebbe aumentare ulteriormente, poiché le popolazioni anziane sono più vulnerabili alle infezioni gravi.

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Possibilità future -

Se da un lato i ricercatori stimano che i decessi causati dalla resistenza antimicrobica aumenteranno entro il 2050, dall'altro prevedono che entro quella data si potrebbero salvare da 11 a 92 milioni di vite se si implementassero a livello globale antibiotici potenti e sistemi sanitari migliori.

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Impatto regionale -

L'Asia meridionale, l'America Latina, i Caraibi e l'Africa sub-sahariana sono le regioni più colpite dai decessi legati alla resistenza agli antibiotici. Molte di queste aree non hanno un accesso adeguato all'assistenza sanitaria, il che rende difficile un trattamento efficace delle infezioni.

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Risorse ridotte -

Nei contesti con scarse risorse, spesso non sono disponibili prodotti sanitari di base come antibiotici, ossigeno e terapie intensive. Queste carenze aggravano in modo significativo l'impatto della resistenza antimicrobica e impediscono trattamenti efficaci per chi lotta contro le infezioni.

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Cambiamento climatico -

Recentemente, le Nazioni Unite hanno pubblicato un rapporto che indica che il cambiamento climatico è un fattore significativo della resistenza antimicrobica. L'aumento delle temperature, le inondazioni e l'inquinamento si aggiungono alle condizioni che permettono agli agenti patogeni resistenti agli antibiotici di prosperare.

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Sovraffollamento -

Anche il sovraffollamento ha un effetto importante sulla resistenza agli antibiotici, in quanto consente ai batteri di diffondersi più facilmente e di creare condizioni insalubri nelle aree urbane densamente popolate.

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Temperature -

Con l'aumento delle temperature globali, i batteri crescono più velocemente e i geni resistenti agli antibiotici si diffondono più rapidamente. Questa accelerazione aumenta la probabilità di sviluppo di nuovi ceppi resistenti.

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Inondazioni -

Le gravi inondazioni causate dai cambiamenti climatici portano a carenze igienico-sanitarie e all'inquinamento delle acque, creando condizioni favorevoli alla diffusione delle infezioni. I rifiuti umani negli ambienti acquatici contribuiscono all'aumento dei batteri che potrebbero sviluppare una resistenza alle condizioni avverse.

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Infezioni da funghi -

La temperatura del corpo umano è di 37°C, una temperatura che i funghi non sono in grado di sopportare (ed è per questo che non possono crescere all'interno delle persone). Tuttavia, man mano che il mondo si riscalda, funghi e microbi si adattano a temperature più elevate, aumentando le probabilità di infettare gli esseri umani.

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Interventi medici -

Procedure mediche avanzate come i trapianti d'organo e la chemioterapia sono messe a rischio dai superbatteri. Le infezioni resistenti ai farmaci rendono queste procedure sempre più pericolose, mettendo i pazienti a rischio di complicazioni legate alle infezioni che non possono essere trattate efficacemente.

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Terapia con i fagi -

Gli scienziati hanno preso in considerazione la terapia con i fagi come potenziale soluzione per combattere i superbatteri. Questo approccio utilizza i batteriofagi (virus che uccidono selettivamente i batteri, nella foto) per trattare le infezioni resistenti agli antibiotici.

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Potenziale trattamento -

La terapia con i fagi ha già riscosso un moderato successo in diversi studi clinici, il che significa che potrebbe diventare cruciale nel trattamento delle infezioni resistenti agli antibiotici, con il potenziale di salvare milioni di vite.

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Caso di studio -

In una particolare storia di successo, un professore universitario della California è entrato in coma a causa di un'infezione contratta in Iraq. Dopo aver assunto alcuni cocktail di fagi, il professore è riuscito a riprendersi rapidamente.

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Epidemia da collirio -

Nel maggio del 2022, una rara infezione oculare resistente agli antibiotici, riscontrata in una marca specifica di collirio, si è diffusa in 18 stati degli USA e ha causato diversi decessi e la perdita della vista. I ricercatori hanno scoperto un batterio in grado di uccidere questo agente patogeno.

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Natura -

Gli scienziati continuano a scoprire nuovi batteriofagi in vari ambienti, tra cui fogne, paludi e persino la parte inferiore delle imbarcazioni. Questi fagi vengono aggiunti alle banche dati nella speranza di poterli utilizzare in futuro per il trattamento di batteri resistenti ai farmaci.

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Miscele di batteriofagi -

Combinando diversi batteriofagi in miscele, gli scienziati sono in grado di offrire una solida strategia per il trattamento delle infezioni resistenti. Questi cocktail possono sopraffare i meccanismi di difesa dei batteri, rendendo più difficile la loro sopravvivenza.

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Metodo di somministrazione -

Gli scienziati stanno ancora conducendo ulteriori ricerche per ottimizzare il metodo di somministrazione delle miscele di fagi. In definitiva, resta da stabilire se sia meglio somministrarli tramite iniezione, applicazione topica o semplicemente inalazione.

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Preconfezionati -

Paesi come la Georgia e la Russia utilizzano da decenni prodotti fagici già pronti. I Paesi occidentali stanno esplorando opzioni simili, con l'obiettivo di sviluppare cocktail disponibili in commercio in grado di trattare una serie di infezioni senza bisogno di soluzioni personalizzate e specifiche per il paziente.

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Limitazioni -

Pur essendo promettente, la terapia con i fagi deve affrontare molte sfide, tra cui il fatto che gli scienziati devono personalizzare i trattamenti per l'infezione batterica di ogni singolo paziente, il che richiede una notevole quantità di tempo.

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Centri di ricerca -

I centri di ricerca sulla fagoterapia (come quello dell'Università della California San Diego) si stanno spingendo oltre con studi clinici mirati alle infezioni croniche, tra cui le ulcere del piede diabetico e le infezioni del tratto urinario.

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Ingegneria genetica -

La ricerca sui fagi sta progredendo anche grazie all'ingegneria genetica, che consente agli scienziati di modificare i fagi per colpire meglio ceppi batterici specifici. Questa tecnica potrebbe superare la sfida di trovare il fago perfetto in natura e aprire la strada a trattamenti personalizzati e prodotti in serie.

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Allevamento e agricoltura -

Gli antibiotici sono utilizzati anche negli allevamenti e nella produzione alimentare, il che significa che le infezioni resistenti agli antimicrobici potrebbero svilupparsi anche nelle piante e nel bestiame. La diffusione dei superbatteri nell'agricoltura e nell'allevamento può essere ridotta solo se si riduce al minimo l'uso di antibiotici.

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Pulizia ambientale -

La riduzione dell'inquinamento (soprattutto delle fonti idriche) è fondamentale per combattere la resistenza anti-microbica. Le sostanze inquinanti, come i rifiuti umani, creano le condizioni ideali per la crescita di batteri resistenti. Affrontare questi problemi ambientali ridurrà la diffusione di agenti patogeni resistenti e limiterà le epidemie di superbatteri.

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Vaccinazioni -

La promozione della vaccinazione può aiutare a prevenire le infezioni in primo luogo, riducendo così la necessità di utilizzare gli antibiotici. I vaccini possono ridurre l'incidenza delle infezioni batteriche, diminuendo la dipendenza dagli antibiotici e rallentando lo sviluppo della resistenza.

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Speranza per il futuro -

Sebbene la crisi della resistenza agli antibiotici sia significativa, i progressi della medicina e della sanità pubblica offrono una speranza. Se gli sforzi globali di collaborazione aumenteranno con l'obiettivo di migliorare l'assistenza sanitaria, ridurre l'inquinamento e gestire responsabilmente l'uso degli antibiotici, i superbatteri potrebbero essere debellati.

Fonti: (CNN) (The Guardian) (WSVN) (National Institutes of Health) (World Health Organization) (United Nations)

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