▲Senza sparare un colpo, la Banda era riuscita a portarsi via un bottino di 115 milioni di lire.

▲Era la Banda Dovunque, chiamata così perché aveva effettuato colpi dovunque, capeggiata da Ugo Ciappina, un ex partigiano comunista, e formata da giovani uomini di origini umili e tutti con precedenti penali.

▲Cinque di loro fuggirono con furgone e auto, uno di loro si spogliò della tuta e rimase ad aspettare la polizia fingendosi un passante sorpreso degli avvenimenti, l’ultimo tornò dal dentista da dove si era assentato per 10 minuti.

▲Il 27 febbraio 1958 in via Osoppo, a Milano, sette uomini misero in atto una geniale e minuziosamente pianificata rapina: per la prima volta in Italia veniva assaltato un furgone portavalori e per la prima volta in Italia venivano usate delle auto per un colpo.

▲I sette, vestiti con tute blu da operaio, inscenarono un incidente per distrarre l’automobilista del furgone, per poi bloccare e svuotare il mezzo.

▲Ti sei affezionato ai personaggi de 'La casa di carta'?
Forse non sai che geniali e sorprendenti piani di rapina, come quello ideato dal 'Professore', sono stati messi a punto anche nella realtà.

Da Ezio Barbieri a Felice Maniero, scopri chi sono i brillanti criminali che hanno dato filo da torcere alla polizia italiana!

▲Mentre uno dei due faceva il palo, l’altro apriva una delle vetrine e ne rubava il contenuto in 20 secondi.

▲Il tre gennaio di quest’anno (2018) due uomini sono entrati in pieno giorno a Palazzo Ducale, Venezia, confondendosi con i visitatori della mostra 'Tesori dei Moghul e dei Maharaja'.

▲L’allarme è scattato dopo due minuti dando loro tutto il tempo per uscire dal palazzo e confondersi con la folla.

▲La polizia ipotizza che i rapinatori fossero in possesso di strumenti tecnologici avanzati che hanno permesso loro di aprire la vetrina senza scassinarla e di ritardare il sistema di allarme. Per vedere il video del rapido e indolore scasso, clicca qui.

▲I ladri hanno portato via una spilla con diamante e un paio di orecchini con diamanti e rubini dal valore stimato di 3,5 milioni di euro. I gioielli facevano parte della collezione dello sceicco Hamad bin Abdullah Al-Thani, della famiglia reale del Qatar.

▲Mentre il sistema di sicurezza barrava le uscite bloccando i turisti dentro l'edificio, i due esperti criminali erano già lontani.

▲Un giorno fece entrare una donna nuda in una banca. Tutti si distrassero e lui ripulì le cassette.

▲Quando la polizia riuscì a smascherare i rapinatori, la popolazione rimase costernata. I criminali si erano guadagnati l’ammirazione e la simpatia di tutti.

▲Maniero riuscì a depistare le indagini fino al punto di condurre gli inquirenti a un pregiudicato, che in realtà non aveva nulla a che vedere con la rapina.

▲La banda immobilizzò il personale del Museo e portò via in 3 minuti e 58 secondi quattro quadri di valore, due dei quali furono nascosti dentro una tomba di un cimitero in provincia di Ferrara.

▲Un altro bandito si distinse per perspicacia: Ezio Barbieri, classe 1922, che si dice distribuisse denaro e beni ai meno abbienti, come Robin Hood.

▲Anche in carcere, Ezio mantenne alta la fama: fu uno dei promotori della rivolta al carcere di San Vittore, che passò alla storia come ‘Pasqua Rossa’, perché finì nel sangue.

▲Il 23 gennaio 1992 Felice Maniero, Faccia d’Angelo, entrò nella Galleria Estense, a Modena con tre compagni.

▲Curiosamente avevano scelto per agire il giorno 27, noto come ‘san paganino’, ovvero la data in cui normalmente si riceve il salario.

▲Dentro l’edificio li aspettavano cinque rapinatori, uno dei quali, l’unico armato, intimò loro di aprire il caveau.

▲Il 12 agosto 2016, i dipendenti della Banca di Novara, a Milano, arrivarono sul posto di lavoro trovando una sorpresa.

▲Ma come erano riusciti ad entrare in un locale perfettamente sorvegliato come una banca? E come riuscirono a fuggire?

▲I cinque ripulirono 300 cassette prima di svanire del nulla.

▲Terminati i ‘lavori’, i rapinatori erano fuggiti attraverso il tunnel e poi lungo la rete fognaria cittadina.

▲Per evitare di essere inseguiti, sempre nei giorni precedenti, avevano chiuso tutti i tombini della zona dall'interno con fil di ferro.

▲I rapinatori rimasero ignoti e dopo 12 mesi l’indagine venne archiviata.

▲I ladri avevano scavato un tunnel sotterraneo nei giorni precedenti ed avevano fatto un buco sul pavimento della banca.

▲Un colpo geniale, ma non riuscito, è stato tentato a Venezia nel marzo dell’anno scorso.

▲Sfruttando la confusione creata, due di loro sono entrati in una gioielleria, ma la commessa si è subito insospettita e ha iniziato a battere la vetrina del negozio. Un turista se n’è accorto e ha avvisato la polizia.

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I ladri sono scappati a mani vuote.

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▲I banditi hanno acceso dei fumogeni vicino al Campanile di Piazza San Marco per confondere folla e forze dell’ordine.

▲Gli abitanti della zona avevano sentito strani rumori di scavi e avevano avvisato la filiale e il commissariato, senza che si fosse tuttavia fatto nulla.

Le più geniali ed clamorose rapine avvenute in Italia!

Quando la realtà supera la finzione

25/05/23 por StarsInsider

LIFESTYLE Rapina

La serie ‘La casa di carta’ (‘La casa de papel’ nel titolo originale) sta riscuotendo enorme successo tra il pubblico di Netflix. Eppure a volte la realtà supera la finzione. Così è successo che geniali rapinatori abbiano messo appunto perfetti, o quasi, piani di rapina.

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