Si profila una guerra commerciale internazionale?
Nonostante il diritto umanitario internazionale corposo e dettagliato e le linee guida che proibiscono severamente di colpire i civili e, in particolare, promuovono la protezione dei bambini, il 2024 è stato l'anno più mortale per i bambini in tutto il mondo. La violenza improvvisa a Gaza e in Libano ha contribuito, in particolare, al sorprendente aumento del numero di bambini uccisi o mutilati a causa di guerre e conflitti. I gruppi armati statali e non statali devono esercitare moderazione per garantire che questa preoccupante tendenza non continui.
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Oltre 400 milioni di bambini sono intrappolati in aree in cui c'è un conflitto violento. Nonostante le chiare linee guida e le normative delineate nel diritto umanitario internazionale, gli attacchi ai bambini sono triplicati dal 2010.
Oltre al trauma della guerra e della violenza, i bambini a volte restano orfani o separati dai loro tutori. Save the Children sottolinea che uno su sei bambini nel mondo vive in zone di conflitto.
Secondo l'UNICEF, a febbraio 2024, almeno 17.000 bambini erano rimasti orfani o separati dai loro genitori a Gaza.
I resoconti mostrano che dall'inizio della guerra a Gaza sono stati uccisi almeno 17.400 bambini, mentre molti altri sono rimasti intrappolati sotto le macerie o sono dispersi.
Decine di migliaia di bambini sono rimasti feriti, molti mutilati in modo permanente. I medici segnalano numeri scioccanti di amputazioni dovute agli attacchi aerei israeliani. A causa delle limitate scorte mediche, molti di questi interventi sono stati eseguiti senza anestesia.
Secondo Save the Children, solo nei primi tre mesi del conflitto, più di 10 bambini di Gaza hanno perso una o entrambe le gambe al giorno.
Prima che iniziasse la guerra a Gaza, l'UNICEF aveva stimato che mezzo milione di bambini necessitavano di supporto psicosociale. Oggi, quel numero è ben oltre un milione.
In soli due mesi di guerra di Israele in Libano, sono stati uccisi più di 200 bambini. Una media di tre bambini al giorno da settembre a novembre 2024.
Centinaia di migliaia di bambini sono rimasti senza casa in Libano. Le scuole sono state costrette a chiudere mentre i crescenti attacchi aerei israeliani paralizzavano la vita nella maggior parte del Libano meridionale e nella sua capitale, Beirut.
Nel primo anno e mezzo di guerra in Ucraina, oltre 500 bambini sono stati uccisi negli attacchi russi. Ben oltre mille altri sono rimasti feriti.
Nel luglio 2024, un attacco aereo russo colpì un ospedale pediatrico a Kiev, uccidendo cinque bambini e ferendone 190.
A più di un decennio dall'inizio del conflitto in Siria, i bambini hanno dovuto affrontare gli orrori della guerra. Oltre 30.100 bambini sono stati uccisi in Siria tra il 2011 e il 2023, con quasi 200 morti per tortura.
Altri 5.229 bambini sono vittime di sparizioni forzate o detenuti da gruppi armati. Queste azioni sono avvenute in modo schiacciante per mano delle forze del regime siriano. Le famiglie continuano a cercare disperatamente dove si trovino i loro figli.
Il conflitto in corso in Sudan non ha risparmiato i suoi bambini. Fino al 2023, almeno 190 bambini sono stati vittime di guerra, altri 1.700 rimasti feriti. A causa dell'incoerenza delle attività di segnalazione, i numeri sono probabilmente molto più alti.
L'escalation del conflitto in Myanmar ha posto i bambini al centro della devastazione. Dei 3,4 milioni di persone sfollate in tutto il paese, oltre il 40% sono bambini.
Solo nel 2024, 650 persone sono state uccise o mutilate a causa della violenza in Myanmar. Un attacco aereo nel novembre 2024 in un complesso di una chiesa ha ucciso sette bambini che stavano giocando a calcio nel cortile.
La Repubblica Democratica del Congo è considerata il "peggior posto al mondo in cui essere un bambino", secondo l'ente benefico War Child. Ciò è dovuto in gran parte al reclutamento di bambini da parte delle forze armate, agli alti tassi di violenza sessuale e all'uccisione e mutilazione di bambini nel paese.
Per i bambini che sopravvivono agli orrori della violenza e della guerra, la sopravvivenza è solo l'inizio. Alti tassi di disturbo post-traumatico da stress, ansia, depressione e altre condizioni di salute mentale sono dilaganti tra i bambini che vivono in contesti di conflitto.
In effetti, i bambini che vivono in contesti di conflitto perpetuo, come in Siria, Gaza, Haiti e Yemen, tra le altre aree del mondo, corrono il rischio di subire danni fisici e psicologici per tutta la vita.
Le interruzioni temporanee o permanenti dell'accesso all'istruzione nelle aree di conflitto possono avere effetti duraturi anche sullo sviluppo dei bambini. In molte aree di conflitto, le scuole vengono riadattate in rifugi di fortuna.
I bambini che hanno sofferto di malnutrizione o fame, che hanno visto negarsi farmaci o trattamenti, o che sono rimasti privi di altri bisogni vitali, potrebbero dover affrontare implicazioni a lungo termine in termini di sviluppo e benessere.
Molti bambini nei paesi devastati dalla guerra vivono ogni giorno senza sapere se sarà l'ultimo. Sotto i bombardamenti e altre angoscianti incertezze, alcuni bambini potrebbero anche aver visto morire le loro famiglie, i loro amici o persino l'intero quartiere.
I bambini sfollati potrebbero anche aver sperimentato la distruzione delle loro case, scuole e quartieri. L'UNHCR stima che il 47% delle persone sfollate forzatamente siano bambini.
In media, tra il 2018 e il 2023, due milioni di bambini sono nati come rifugiati ogni anno. Nel 2023, c'erano circa 47,2 milioni di bambini considerati sfollati o rifugiati in tutto il mondo.
Dal 2010 il numero di bambini sfollati e rifugiati è più che raddoppiato, diventando così il gruppo più rappresentato della popolazione totale di rifugiati.
I numeri sono impressionanti. Sebbene i bambini costituiscano solo un terzo della popolazione mondiale, rappresentano il 40% della popolazione mondiale di rifugiati.
Il CEO di War Child, Rob Williams, afferma: "Questo non è solo un brutto periodo per essere un bambino, è uno dei periodi più pericolosi per essere un bambino nella storia recente".
Il diritto umanitario internazionale relativo alla protezione dei bambini nei contesti di conflitto armato è solido. Tuttavia, sia i gruppi armati statali che quelli non statali continuano a violare queste norme.
I numeri sconvolgenti che accompagnano le realtà dei bambini intrappolati in contesti di guerra e conflitto in tutto il mondo dovrebbero, come minimo, ispirare moderazione. Le vite di tutti i civili e le infrastrutture civili dovrebbero essere protette per mitigare i danni contro i bambini.
Fonti: (UNICEF) (Al Jazeera) (Syrian Network for Human Rights) (UNHCR) (Migration Data Portal) (War Child) (International Committee of the Red Cross)
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Nonostante il diritto umanitario internazionale corposo e dettagliato e le linee guida che proibiscono severamente di colpire i civili e, in particolare, promuovono la protezione dei bambini, il 2024 è stato l'anno più mortale per i bambini in tutto il mondo. La violenza improvvisa a Gaza e in Libano ha contribuito, in particolare, al sorprendente aumento del numero di bambini uccisi o mutilati a causa di guerre e conflitti. I gruppi armati statali e non statali devono esercitare moderazione per garantire che questa preoccupante tendenza non continui.
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