© Shutterstock

Attacco d'ansia -

Se la vostra mente è improvvisamente inondata da pensieri che corrono e che inducono ansia, potreste notare che è più difficile respirare correttamente.

© Shutterstock

Attacco d'ansia -

La difficoltà a respirare è uno dei primi segnali di un attacco d'ansia o di panico e può colpire ovunque e in qualsiasi momento. Ma questo "attacco" potrebbe essere un sintomo di qualcos'altro?

© Shutterstock

Fiato corto -

Respirare è un'attività che diamo per scontata, fino a quando questo processo inconscio diventa una lotta. Non tutti i soggetti ansiosi hanno il fiato corto, ma per quelli che lo hanno può essere accompagnato da un dolore al petto e da un battito cardiaco accelerato.

© Shutterstock

Combatti o fuggi -

Quando proviamo ansia, il nostro sistema nervoso va in tilt. Il risultato è l'attivazione del meccanismo "combatti o fuggi".

© Shutterstock

Attacchi di panico -

In particolare, gli attacchi di panico influenzano la respirazione. Durante uno di essi, la persona che ne soffre viene colpita da uno tsunami di paura e disagio all'improvviso, che può dissiparsi altrettanto rapidamente.

© Shutterstock

Attacchi di panico -

Durante un attacco di panico si sviluppano anche numerosi altri sintomi, che possono far sentire una persona come se stesse per morire. Tra questi, formicolio, sudorazione, vertigini, dolore al petto e nausea.

© Shutterstock

Come stabilire se è ansia -

Si può capire se il respiro affannoso è un sintomo di un attacco d'ansia se la stretta diminuisce quando le emozioni iniziano a rientrare nella norma.

© Shutterstock

Come stabilire se è ansia -

L'utilizzo di metodi per alleviare lo stress avrà un effetto positivo sui sintomi dell'ansia o degli attacchi di panico, come la respirazione profonda.

© Shutterstock

Come capire se è qualcos'altro -

Se invece i sintomi continuano a peggiorare anche dopo aver praticato queste tecniche e si inizia ad avvertire stanchezza, dolore al petto o battito cardiaco irregolare, potrebbe trattarsi di un problema di salute legato al cuore.

© Shutterstock

Altre patologie -

Se non si tratta di ansia o di attacchi di panico, diverse altre condizioni di salute potrebbero essere alla base della vostra spaventosa mancanza di respiro.

© Shutterstock

Embolia polmonare -

Una delle cause potenziali più gravi dell'improvvisa mancanza di respiro è l'embolia polmonare. Questa patologia, potenzialmente letale, provoca un dolore al petto che diventa più intenso quando si tossisce.

© Shutterstock

Patologie cardiache -

Anche diversi problemi di salute cardiaca possono presentarsi con la difficoltà di prendere fiato, come un attacco cardiaco, un'infiammazione, un'insufficienza o un'anomalia del ritmo.

© Shutterstock

Patologie cardiache -

Se si avverte anche un fastidio al petto, si suda freddo, si prova nausea o stordimento o si avverte dolore in altre parti del corpo (ad esempio, collo, mascella, stomaco, braccia o schiena), contattare il servizio di emergenza.

© Shutterstock

Avvelenamento da monossido di carbonio -

L'avvelenamento da monossido di carbonio è un'altra potenziale causa di respiro affannoso. Per garantire la sicurezza della vostra casa, installate un allarme, se non l'avete ancora fatto.

© Shutterstock

Avvelenamento da monossido di carbonio -

Essendo insapore e inodore, il monossido di carbonio rappresenta un rischio reale per la salute. Quando viene inalato, sostituisce l'ossigeno nelle cellule e può portare a danni cerebrali e alla morte.

© Shutterstock

Anemia -

Quando c'è una carenza di globuli rossi sani che trasportano l'ossigeno nel corpo, si parla di anemia. Questa è causata da una mancanza di ferro, che può accompagnarsi a sintomi di stanchezza e debolezza.

© Shutterstock

Asma -

L'asma allergica o non allergica può causare mancanza di respiro. Può anche causare altri sintomi, come tosse, respiro affannoso e senso di oppressione al petto.

© Shutterstock

Apnea nel sonno -

In alcune persone che soffrono di apnea notturna, è più comune soffrire di mancanza di respiro durante le ore di veglia.

© Shutterstock

Costola rotta -

Se avete avuto la sfortuna di rompervi una costola, uno degli spiacevoli effetti collaterali è quello di sentire dolore al petto quando respirate.

© Shutterstock

Allergie -

Le allergie provocano l'infiammazione delle vie aeree, con conseguenti difficoltà come la mancanza di respiro.

© Shutterstock

Statine e betabloccanti -

Alcuni farmaci usati per ridurre il colesterolo, come le statine, e alcuni farmaci usati per trattare la pressione alta, come i betabloccanti, possono causare respiro corto come effetto collaterale.

© Shutterstock

Altri farmaci -

I farmaci per il cuore, come l'amiodarone, i farmaci chemioterapici, come il metotrexato e la bleomicina, e gli antibiotici, come i sulfamidici e la nitrofurantoina, possono causare mancanza di respiro.

© Shutterstock

Quando vedere un medico -

Quando il respiro affannoso è frequente, è il momento di rivolgersi al medico. Il medico potrà valutare l'ansia ed effettuare ulteriori controlli sanitari per valutare i sintomi.

© Shutterstock

Passi da fare quando si sente il fiato corto: praticare la respirazione profonda -

Respiri lenti e profondi possono aiutare a regolare il sistema nervoso in caso di ansia. Si può anche appoggiare una mano sulla pancia e una sul cuore per percepire l'aumento e la diminuzione del respiro, che dà un senso di calma.

© Shutterstock

Evitare bevande e alimenti che peggiorano gli stati d'ansia -

Le bevande ad alto contenuto di caffeina o alcoliche e gli alimenti ricchi di zuccheri possono accentuare i sintomi dell'ansia in alcune persone.

© Shutterstock

Yoga -

Lo yoga è un esercizio che porta la concentrazione e l'attenzione sul respiro, che può aiutare a regolare la respirazione.

© Shutterstock

Passeggiare in mezzo alla natura -

Allo stesso modo, camminare è un'attività a basso impatto che funge da forma di meditazione attiva, portando consapevolezza all'ambiente e alla respirazione senza stressare i polmoni o il cuore.

© Shutterstock

Tecniche di grounding -

Le tecniche di grounding sono chiamate così perché aiutano a riportarci a terra. Tra gli esempi vi sono il camminare a piedi nudi sulla sabbia o sull'erba e il rilassamento muscolare progressivo (in cui si tendono e si rilasciano lentamente i muscoli del corpo).

© Shutterstock

Farmaci -

A seconda della gravità dei sintomi dell'ansia, il medico potrebbe consigliare l'assunzione di farmaci per gestirla.

© Shutterstock

Parlarne con un professionista -

Parlare con qualcuno può essere d'aiuto. Un terapeuta può insegnarvi a gestire l'ansia con tecniche di gestione del pensiero.

Fonti: (Well + Good) (Health) (Mayo Clinic) (Healthline)

Guarda anche: Il potere sottovalutato del riposo emotivo, essenziale per combattere lo stress e il burnout

© Shutterstock