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L'America avanza verso il Canada -

I combattenti americani invasero per la prima volta il territorio a nord del confine nel 1775, quando l'esercito continentale tentò di impadronirsi della provincia del Quebec nei primi giorni della Guerra rivoluzionaria.

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Raccolta di consensi per il movimento patriottico -

I leader americani speravano di indurre la provincia, difesa dagli inglesi, a unirsi alla ribellione, raccogliendo il sostegno dei franco-canadesi al movimento patriota contro gli inglesi.

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Invasione del Québec -

Nel settembre 1775, l'esercito continentale iniziò a muoversi verso il Quebec, una regione nota anche come il "Basso Canada". L'assalto avvenne su due fronti: le forze del generale Richard Montgomery (nella foto) si avvicinarono attraverso St. John's, mentre le truppe al servizio del colonnello Benedict Arnold risalirono il fiume Kennebec.

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La caduta di Montreal -

A bloccare il cammino di Montgomery verso il Quebec c'erano i forti di Saint-Jean e di Montréal. Tuttavia, entrambi caddero facilmente e, di fatto, Montgomery fu accolto come un liberatore.

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L'avanzata nella natura selvaggia -

Nel frattempo, i progressi di Arnold furono faticosi. I suoi uomini avevano marciato per oltre 640 km attraverso una natura selvaggia e, quando raggiunsero la periferia del Quebec, l'esercito era ridotto a 600 uomini malnutriti.

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Pianure di Abraham -

Il 2 dicembre le due armate si unirono in un terreno aperto chiamato Pianure di Abramo. Montgomery e Arnold si misero alla testa delle loro truppe per affrontare una città fortificata.

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Battaglia di Québec (1775) -

La battaglia di Quebec si svolse il 31 dicembre 1775 e l'attacco americano fu sferrato in una tempesta di neve fitta. Il piano prevedeva che le unità americane entrassero in città separatamente per poi convergere sui bastioni inferiori della fortezza, ma nei combattimenti che seguirono, Montgomery rimase ucciso.

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La sconfitta americana -

Arnold stesso fu ferito all'inizio della battaglia. Il suo comandante in seconda, Daniel Morgan, ordinò ai suoi uomini di riorganizzarsi e di assediare la città. Tuttavia, i rinforzi britannici accelerarono la ritirata americana. La battaglia fu la prima grande sconfitta degli americani nella guerra e comportò perdite significative. Inoltre, oltre 400 uomini dell'esercito continentale vennero fatti prigionieri.

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La guerra del 1812 -

Qualche decennio dopo, gli Stati Uniti tentarono nuovamente di invadere il Canada per dichiarare guerra agli inglesi, dai quali le colonie americane avevano ottenuto l'indipendenza nel 1783. A causa delle divergenze di lunga data sull'espansione territoriale in Nord America, le tensioni anglo-americane erano molto elevate e le ostilità iniziarono il 18 giugno 1812.

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Perché proprio il Canada? -

La decisione dell'America di prendere di mira il Canada derivava dal fatto che, con sole 16 navi da guerra, gli Stati Uniti non potevano sfidare direttamente la Royal Navy britannica che, nel 1812, aveva almeno 500 navi in servizio.

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Un tentativo di ottenere delle concessioni -

Il punto di svolta fu l'imposizione da parte della Royal Navy di un blocco effettivo del commercio marittimo statunitense, in particolare con la Francia. Per pareggiare i conti, gli americani speravano di usare la conquista del territorio britannico a nord del confine come merce di scambio per ottenere concessioni in materia di questioni marittime.

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Invasione dell'Alto Canada -

Nel 1812, gli eserciti americani invasero il Canada in tre punti. Il 12 luglio 1812, il generale di brigata William Hull guidò un'incursione nell'Alto Canada da Detroit, attraversando il fiume Detroit a est di Old Sandwich Town (l'area intorno all'odierna Windsor, in Ontario).

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La ritirata -

Le forze di Hull incontrarono una dura resistenza e furono costrette a ritirarsi sul lato americano del fiume il 7 agosto. Una riserva di 600 uomini, guidata dal tenente colonnello James Miller, rimase in Canada apparentemente per rifornire la posizione americana, ma in effetti si rivelò una decisione inutile.

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L'assedio di Detroit -

Il 16 agosto, a Detroit, le forze britanniche guidate dal maggiore generale Sir Isaac Brock e dai guerrieri Shawnee di Tecumseh sconfissero gli inglesi, vanificando così ulteriori tentativi di invasione americana.

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La battaglia di Queenston Heights -

Il tentativo degli americani di stabilire un punto d'appoggio sulla sponda canadese del fiume Niagara sfociò nella battaglia di Queenston Heights, il primo grande scontro militare della Guerra del 1812.

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Un confronto decisivo -

La battaglia, che si svolse il 13 ottobre 1812 nei pressi di Queenston, nell'Alto Canada (l'odierno Ontario), fu cruciale per le sorti della guerra. Fu uno scontro cruciale, in cui il grosso delle forze americane non riuscì ad attraversare il fiume a causa del pesante e prolungato fuoco dell'artiglieria britannica.

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Un'altra resa americana -

Gli americani, guidati dal maggiore generale Stephen Van Rensselaer, furono battuti in ritirata e alla fine si arresero. La vittoria britannica fu tuttavia mitigata dalla morte di Isaac Brock sul campo di battaglia.

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Battaglia di St. Regis -

Il 22 ottobre 1812, sul fiume San Lorenzo, alla frontiera, si svolse una schermaglia militare. In quella che sarebbe diventata nota come la Battaglia di St. Regis, un centinaio di miliziani dello Stato di New York, sotto il comando del maggiore Guilford Dudley Young, attaccò una postazione militare presidiata da britannici e franco-canadesi cacciatori di pellicce, appena fuori dal villaggio di St. Dudley. L'accampamento fu sorpreso e la maggior parte degli occupanti fu fatta prigioniera. Un piccolo distaccamento di americani rimase sul posto per occuparlo.

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La battaglia di York -

Alle forze statunitensi andò meglio nel 1813. Il 13 aprile, le truppe americane, con il supporto di una flottiglia navale, sbarcarono a York, nell'odierno Toronto, in Ontario, e conquistarono la capitale della provincia. Le perdite britanniche ammontarono a quasi 100 unità, tra cui il generale di brigata Zebulon Pike.

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La battaglia del Tamigi -

La vittoria a York aprì la strada alla Battaglia del Tamigi, che ebbe luogo il 5 ottobre nell'Alto Canada, nei pressi di Chatham.

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La morte di Tecumseh -

La battaglia si risolse in una vittoria americana, con il capo Shawnee Tecumseh tra i caduti. La sua morte segnò la fine della sua confederazione intertribale. Nel frattempo, gli inglesi persero il controllo dell'Ontario sud-occidentale.

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William Henry Harrison -

Le forze americane, sotto il comando del maggior generale William Henry Harrison (in seguito nono presidente degli Stati Uniti), respinsero gli inglesi e poi sconfissero le popolazioni indigene.

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Finisce la Guerra del 1812 -

Alla fine, la Guerra del 1812 si concluse con un pareggio sul campo di battaglia. Gli inglesi si tennero il Canada e i loro diritti marittimi, mentre gli americani festeggiarono il fatto di aver trattenuto una grande potenza europea, che a sua volta rivendicava la sua sovranità.

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"Destino manifesto" -

I timori di annessione e invasione continuarono fino alla guerra civile americana. Ai canadesi fu ricordato fin dall'inizio il cosiddetto “Destino manifesto”, una frase che rappresentava la convinzione, diffusa negli Stati Uniti del XIX secolo, che i coloni americani fossero destinati a espandersi verso ovest in tutto il Nord America e che le ambizioni imperialiste americane potessero facilmente inghiottire le terre a nord, oltre la frontiera.

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Rinforzo del Canada -

Man mano che la Guerra Civile progrediva, a Londra aumentava la preoccupazione che il conflitto potesse estendersi al Canada. Per proteggere le sue colonie da un possibile attacco americano, la Gran Bretagna inviò truppe di rinforzo attraverso l'Atlantico. L'illustrazione mostra i membri del 2° Battaglione dei Fucilieri Scozzesi mentre marciano verso un punto di raccolta della ferrovia attraverso il ponte di Westminster nel 1861.

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I canadesi e la guerra civile americana -

È un fatto poco noto che, mentre gli eserciti dell'Unione e della Confederazione combattevano negli Stati Uniti, i canadesi furono coinvolti da entrambe le parti del conflitto. Circa 30.000-50.000 canadesi si arruolarono, infatti, per combattere. Inoltre, la guerra ha avuto un ruolo significativo nel processo di indipendenza del Canada.

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Arruolarsi nell'esercito dell'Unione -

La maggior parte dei canadesi si arruolò nell'esercito dell'Unione sotto il presidente abolizionista degli Stati Uniti Abraham Lincoln.

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Arruolarsi nell'esercito confederato -

Altri giurarono fedeltà all'esercito confederato, desiderosi di vedere una vittoria che garantisse l'indipendenza degli Stati del Sud e il mantenimento e l'espansione dell'istituzione della schiavitù.

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Solidarietà per la Confederazione -

La Confederazione godeva di sostenitori anche al di là del confine. L'élite politica e finanziaria, in particolare, simpatizzava per i ribelli e Montreal (nella foto del 1863) era un importante focolaio di spie e agenti provocatori sudisti che cercavano di sferrare attacchi agli Stati del Nord.

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Legge costituzionale del 1982 -

Quando la guerra volgeva al termine, i canadesi continuavano a temere un'invasione statunitense. Le tensioni tra l'America e la Gran Bretagna non facevano che alimentare la preoccupazione per la sicurezza e l'indipendenza delle colonie. La Conferenza di Québec del 1864 gettò le basi per l'unificazione delle colonie britanniche del Nord America in una federazione. Tuttavia, sarebbero trascorsi altri 181 anni e il Constitution Act del 1982 perché il Canada potesse esercitare una sovranità completa in qualità di Paese indipendente.

Fonti: (USS Constitution Museum) (The Hill) (World History Encyclopedia) (American Battlefield Trust) (Canada's History) (The Canadian Encyclopedia) (North County Now) 

Vedi anche: Quando la Francia acquistò la Corsica dalla Repubblica di Genova

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