Strage del Titan: emergono possibili resti umani, i risultati delle analisi presto disponibili -

Il Titan, sommergibile turistico della OceansGate Expeditions è scomparso durante l'immersione al relitto del Titanic, la scorsa domenica 18 giugno. Cinque persone si trovavano a bordo, e secondo gli ufficiali della Guardia Costiera statunitense è ufficiale il fatto che il sottomarino sia imploso in maniera catastrofica, condannando a morte tutte e cinque le persone a bordo. I resti del sommergibile Titan, naufragato nell'Oceano Atlantico, sono stati ufficialmente individuati e recuperati in questi giorni.

Un sottomarino, invece, è un'imbarcazione in grado di muoversi sott'acqua e in superficie. Ideato per la prima volta come mezzo nautico nel XIX secolo, il sottomarino è stato rapidamente adottato dalle marine militari di tutto il mondo, per scopi di attacco e di difesa. Ma per la sua stessa natura di imbarcazione progettata per trascorrere molte settimane, se non mesi, in immersione, un sottomarino è un ambiente intrinsecamente pericoloso in cui vivere e lavorare. E quando qualcosa va storto, le probabilità di fuga sono molto limitate. Purtroppo, questo è stato dimostrato in numerose occasioni in cui i sottomarini sono affondati rapidamente, uccidendo tutto l'equipaggio o costringendolo a una lunga e straziante morte. Ma quali sono i peggiori esempi di disastri sottomarini?

Cliccate e immergetevi in questa galleria di incidenti subacquei catastrofici, incluso quello che ha coinvolto il Titan.

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La catastrofe del Kursk -

Il sottomarino nucleare russo Kursk (K-141) è stato varato nel 1994. Il suo nome deriva dalla Battaglia di Kursk della Seconda Guerra Mondiale, un conflitto militare tra le forze della Germania nazista e dell'Unione Sovietica che divenne la più grande battaglia di carri armati della storia.

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Gennady Lyachin -

Il Kursk era comandato da Gennady Lyachin, qui a destra in una ripresa video del canale televisivo russo NTV.

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Esplosione -

Il 10 agosto 2000, il Kursk si unì a un'esercitazione su larga scala della Marina russa nel Mare di Barents. Due giorni dopo, il 12 agosto, un'enorme esplosione squarciò il sottomarino. L'imbarcazione, gravemente danneggiata, finì sul fondo del mare.

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118 morti -

Ci sono volute più di 16 ore per localizzare il sottomarino affondato. Nei quattro giorni successivi, la Marina russa ha ripetutamente fallito nel tentativo di salvataggio. Il presidente Vladimir Putin, che si rifiutò di interrompere le sue vacanze, accettò infine dopo cinque giorni di ricevere l'assistenza britannica e norvegese. Ma ormai era troppo tardi. I sopravvissuti all'esplosione iniziale erano già morti da tempo. In tutto, 118 persone persero la vita. Nella foto, la torre di controllo del Kursk dopo il recupero del sottomarino dal fondo marino.

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Critiche -

Il governo russo è stato duramente criticato per la sua inazione in seguito all'esplosione. Un rapporto ha poi concluso che la Marina russa era completamente impreparata a rispondere al disastro. La foto mostra le bare contenenti i resti di quattro sommergibilisti del Kursk mentre arrivano alla cerimonia commemorativa nel porto di provenienza della nave, Severomorsk.

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L'affondamento del Surcouf -

Il naufragio del sottomarino francese Surcouf, che causò la morte di tutti i 130 membri dell'equipaggio, è il peggior disastro sottomarino della storia.

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Robert Surcouf -

Il Surcouf, che prende il nome dal corsaro, mercante di schiavi e armatore francese Robert Surcouf (1773-1827), fu varato nel novembre 1929.

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Un'ispezione da parte di de Gaulle -

Era un grande sottomarino cruiser armato di cannoni e servì nella Marina francese e, in seguito, nelle Forze Navali Libere Francesi. Era un'imbarcazione abbastanza prestigiosa tanto da meritarsi una visita di controllo da parte del generale Charles de Gaulle nel 1940.

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Si è trattato di una collisione? -

Nella notte tra il 18 e il 19 febbraio 1942, il Surcouf scomparve. Probabilmente si scontrò accidentalmente con il mercantile americano Thompson Lykes. Tuttavia, ciò non è mai stato accertato. La Thompson Lykes riferì di aver urtato qualcosa in acqua, ma pensando di aver incontrato un U-Boot continuò il suo viaggio.

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Il relitto non è mai stato trovato -

Il sottomarino scomparve nel Mar dei Caraibi a circa 130 km a nord di Cristóbal, Panama, mentre era in rotta verso Tahiti, per mezzo del Canale di Panama (nella foto). Il relitto del Surcouf non è mai stato ritrovato.

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Il destino dell'USS Thresher -

Varato nel 1960, l'USS Thresher era un sottomarino d'attacco a propulsione atomica. Era il sottomarino più veloce e silenzioso dell'epoca.

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Vittime di esperimenti in alto mare -

Il 10 aprile 1963, il Thresher affondò durante le prove di immersione profonda a est di Cape Cod, nel Massachusetts. La Marina statunitense reagì rapidamente, organizzando un'ampia ricerca con navi di superficie e il supporto del Naval Research Laboratory, che disponeva di capacità di ricerca in profondità.

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Resti localizzati -

Un batiscafo, il Trieste (nella foto), fu inviato a scandagliare i fondali. Dopo due giorni furono ritrovati i resti del sottomarino perduto.

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Colpa di una massiccia implosione -

Il Thresher giaceva sul fondale marino a 2.600 m di profondità. La causa dell'incidente fu in seguito attribuita a una massiccia implosione dovuta all'allagamento della sala macchine.

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Il secondo incidente sottomarino più letale -

Tutti i 129 membri dell'equipaggio del Thresher perirono nell'incidente, alcuni di essi sono ritratti nella foto durante la cerimonia commemorativa del 50° anniversario. Si tratta del secondo incidente sottomarino più mortale mai registrato, dopo la perdita del sommergibile francese Surcouf nel 1942.

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Affondamento dello Scorpione -

La misteriosa scomparsa del sottomarino d'attacco a propulsione nucleare USS Scorpion lascia ancora perplessi gli storici della marina.

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Esercitazioni della flotta e della NATO -

Varata nel dicembre 1959, la Scorpion era di base a Norfolk, in Virginia. Per gran parte degli anni '60 partecipò a esercitazioni con le unità della 6ª Flotta e con le marine militari dei paesi membri della NATO.

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Ultima fotografia -

Nel febbraio 1968, lo Scorpion partì da Norfolk per una missione nel Mediterraneo. Attraccò accanto alla USS Tallahatchie County a Napoli, nell'aprile 1968. Si ritiene che questa immagine sia una delle ultime fotografie scattate allo Scorpion prima della sua perdita.

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Persi nell'Atlantico -

Nel maggio 1968, il sottomarino fu dato per disperso nell'Oceano Atlantico. Il suo relitto fu infine localizzato nel mese di ottobre, a circa 644 km a sud-ovest dell'arcipelago delle Azzorre (Portogallo), a una profondità di 3.050 m.

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Il perché della scomparsa non è mai stato comunicato -

Sono state avanzate varie teorie sulle cause della sciagura, tra cui l'esplosione di idrogeno durante la carica delle batterie, l'attivazione accidentale di un siluro e persino la collisione con un sottomarino sovietico. Quello che è certo è la scomparsa di tutti i 99 membri dell'equipaggio.

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Sottomarino K-19 -

Il sottomarino sovietico a propulsione nucleare K-19 ha subito diverse tragiche vicissitudini durante i suoi quasi 30 anni di servizio. Nel 1961, una perdita di liquido di raffreddamento in uno dei suoi reattori portò quasi alla fusione nucleare. Ventidue membri dell'equipaggio morirono nel tentativo di tamponare una perdita di vapore radioattivo. Questo è l'incidente ritratto nel film del 2002 "K-19: The Widowmaker", interpretato da Harrison Ford e Liam Neeson. Nel 1969, lo stesso sottomarino entrò in collisione con un sottomarino americano nel Mare di Barents e nel 1972 un incendio scoppiò mentre il sottomarino era sommerso, uccidendo 28 membri dell'equipaggio.

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Sommergibile K-278 -

Il 7 aprile 1989, il sottomarino sovietico a propulsione nucleare K-278 Komsomolets subì un incendio nella sala macchine mentre pattugliava il Mare di Barents al largo della Norvegia. Riuscì ad emergere e rimase a galla per cinque ore prima di affondare. Molti membri dell'equipaggio morirono prima di essere salvati, per un totale di 42 morti.

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Sommergibile K-129 -

Nel marzo 1968, all'apice della Guerra Fredda, il sottomarino sovietico K-129 a propulsione diesel-elettrica scomparve nell'Oceano Pacifico. Non è mai stata fornita una motivazione plausibile circa la causa della scomparsa, che causò la morte di tutti i 98 membri dell'equipaggio.

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Sottomarino 361 -

Un guasto meccanico a bordo del sottomarino cinese 361 nell'aprile 2003 ha ucciso tutti i 70 membri dell'equipaggio. Fu uno dei peggiori disastri militari della Cina in tempo di pace.

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Sottomarino Losharik -

Nel luglio 2019, un sottomarino russo a propulsione nucleare, denominato Progetto 210 ma ribattezzato Losharik, subì un incendio a bordo mentre effettuava misurazioni del fondale marino nelle acque territoriali russe. Morirono quattordici membri dell'equipaggio, sette dei quali avevano il grado di primo capitano.

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ARA San Juan -

Il sottomarino diesel-elettrico ARA San Juan, in servizio presso la Marina argentina, è scomparso il 15 novembre 2017 durante un pattugliamento di routine nell'Atlantico meridionale. Un giorno dopo, il relitto dello sfortunato vascello è stato localizzato a 907 m di profondità, con i suoi rottami implosi sparsi sul fondale marino. I 44 membri dell'equipaggio morirono tutti a causa di una catastrofica esplosione.

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Nerpa (K-152) -

Varato nel 2008, il sottomarino d'attacco russo a propulsione nucleare Nerpa era in fase di collaudo nell'Oceano Pacifico quando un incendio ha travolto lo scafo uccidendo 20 persone e provocando altri feriti. Rimane il peggior disastro di un sottomarino russo dopo l'affondamento del Kursk nel 2000.

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KRI Nanggala (402) -

La Marina indonesiana ha subito una delle peggiori perdite degli ultimi tempi quando il KRI Nanggala (402) è scomparso durante un'esercitazione di routine nel mare di Bali. Si ritiene che sia stata un'interruzione di corrente ad averla fatta affondare e infine implodere. Tutti i 52 membri dell'equipaggio a bordo sono morti.

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Sottomarino K-159 -

Nell'agosto del 2003, un altro sottomarino russo è affondato nel Mare di Barents, durante il rimorchio del K-159 per la demolizione. Con lui affondò un equipaggio di nove persone.

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HMS Thetis -

In un raro incidente sottomarino registrato dalla Royal Navy, l'HMS Thetis, un sottomarino di classe T varato nel 1939, affondò durante le esercitazioni a causa di un tubo lanciasiluri allagato. Novantanove membri dell'equipaggio persero la vita. Il sottomarino fu recuperato e successivamente entrò in azione nella Seconda guerra mondiale. Andò perduto con tutto l'equipaggio il 14 marzo 1943 nelle acque del Mediterraneo.

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Titan -

L'operazione di recupero dei resti del Titan, imploso il 18 giugno, è stata condotta dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti, che ha riportato in superficie i resti del sommergibile insieme a possibili resti umani. Secondo il servizio stampa del dipartimento, gli ingegneri della sicurezza della Commissione investigativa sugli incidenti marittimi della Guardia Costiera hanno rimosso i relitti e possibili resti umani dal fondo dell'Oceano Atlantico settentrionale.

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Titan -

La Guardia Costiera ha annunciato che i frammenti recuperati dal sommergibile di OceanGate sono stati inviati alle autorità competenti per la analisi. La dichiarazione rivela anche che possibili resti umani, accuratamente recuperati tra i rottami del sommergibile, sono stati consegnati ai medici per ulteriori esami. Nell'incidente, cinque persone persero la vita durante la tragica avventura sottomarina.

Fonti: (Marine Insight) (Wired) (History) (Discovery)

Vedi anche: Navigare sott'acqua: i sottomarini di guerra più potenti al mondo

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