Un nuovo studio fa luce su una convinzione molto diffusa
Il virus Nipah è un virus zoonotico, ovvero si diffonde tra animali ed esseri umani. Si diffonde principalmente attraverso i pipistrelli della frutta, ma anche attraverso i maiali e altri animali come capre, cavalli, cani o gatti.
Il virus si diffonde quando persone o animali entrano in contatto con i fluidi corporei, come sangue, urina, feci o saliva, di un animale infetto.
Può anche diffondersi quando si mangiano alimenti contaminati da un animale infetto.
È stato dimostrato che la trasmissione avviene anche bevendo linfa di palma da dattero cruda. Anche le persone che si arrampicano regolarmente sugli alberi dove dormono e riposano i pipistrelli sono state infettate dal virus Nipah.
La Nipah è stata scoperta per la prima volta nel 1999, a seguito di un focolaio nei suini e negli esseri umani in Malesia e a Singapore. In totale, 265 persone si sono ammalate e 105 sono morte.
In questa prima epidemia, i pipistrelli hanno inizialmente diffuso il virus Nipah ai maiali. Anche le persone che hanno lavorato a stretto contatto con i suini infetti si sono ammalate.
Sono stati segnalati focolai di Nipah solo in Bangladesh, India, Malesia, Filippine e Singapore. Tuttavia, i pipistrelli della frutta portatori del virus Nipah sono presenti in tutta l'Asia, nel Pacifico meridionale e in Australia.
Il Nipah virus può causare malattie da lievi a gravi, compreso l'ingrossamento del cervello e la morte.
Le persone affette da Nipah si ammalano in genere da tre a 14 giorni con febbre, mal di testa, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie.
Più avanti nell'infezione, alcune persone possono subire un rigonfiamento del cervello, o encefalite, con sintomi gravi che possono includere confusione, sonnolenza e convulsioni. Le persone con questi sintomi possono cadere in coma entro 24-48 ore.
Le persone affette da Nipah di solito iniziano ad ammalarsi da 4 a 14 giorni dopo l'infezione con il virus.
Alcune delle complicazioni note a lungo termine includono convulsioni e cambiamenti di personalità. Alcune persone sviluppano i sintomi solo mesi o anni dopo l'esposizione al virus, perché questo può rimanere dormiente.
Le persone che guariscono da un'infezione cerebrale, nota anche come encefalite, possono contrarla di nuovo.
La virosi da Nipah deve essere presa in considerazione per le persone con sintomi rilevanti che sono state in aree in cui il virus è endemico, come il Bangladesh e l'India.
Durante le prime fasi dell'infezione, un operatore sanitario può eseguire un test di reazione a catena della polimerasi in tempo reale (RT-PCR) su tamponi della gola e del naso, liquido cerebrospinale, urina o sangue per diagnosticare la patologia.
I medici possono anche diagnosticare l'infezione nelle fasi successive o dopo la guarigione, analizzando il sangue per verificare la presenza di alcuni anticorpi.
Attualmente non esistono vaccini o farmaci per curare il virus Nipah.
Non esistono farmaci antivirali per trattare il virus, quindi il trattamento consiste nella gestione dei sintomi. Questo può consistere nel riposo, nell'idratazione e nell'uso di farmaci per controllare la nausea o il vomito.
Gli assistenti e gli operatori sanitari che si occupano di un paziente affetto da Nipah sono a maggior rischio di infezione. Negli ospedali e in altri centri sanitari, gli operatori sanitari devono praticare i protocolli standard di controllo delle infezioni.
Se vivete o viaggiate in un'area in cui è presente il virus Nipah, ci sono una serie di precauzioni da prendere per evitare di contrarre il virus.
Buttate via la frutta con morsi di pipistrello o quella che ha toccato terra.
Evitare alberi o cespugli dove i pipistrelli sono soliti riposare o dormire.
Evitare il contatto con la saliva, il sangue o altri fluidi corporei di una persona affetta dal virus.
Fonri: (Cleveland Clinic) (Centers for Disease Control and Prevention) (CNN) (BBC)
Guarda anche: Il virus che spaventa gli esperti e di cui nessuno parla
Le autorità sanitarie dello Stato indiano meridionale del Kerala sono in stato di massima allerta a seguito di una recrudescenza del virus Nipah nel luglio 2024. Il 21 luglio un ragazzo di 14 anni è morto a causa dell'infezione virale.
Il virus è stato identificato per la prima volta nel 1999 in Malesia e ha provocato focolai in Bangladesh, India e Singapore. Alcune zone del Kerala sono tra quelle più a rischio a livello globale per quanto riguarda i focolai del virus.
Il Nipah, che proviene dai pipistrelli della frutta e da altri animali come i maiali, può causare una febbre cerebrale letale nell'uomo. Clicca qui per saperne di più sul virus Nipah.
Allarme sanitario per il virus Nipah: quanto è grave?
Tutto ciò che dovreste sapere su questa patologia virale
SALUTE Medicina
Le autorità sanitarie dello Stato indiano meridionale del Kerala sono in stato di massima allerta a seguito di una recrudescenza del virus Nipah nel luglio 2024. Il 21 luglio un ragazzo di 14 anni è morto a causa dell'infezione virale.
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