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Antichi Egizi
- Anche se vivevano in un luogo molto soleggiato, la pelle chiara e liscia era un simbolo di bellezza per gli antichi egizi.
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Antichi Egizi
- Come mantenevano chiara la pelle? Ci hanno lasciato alcuni indizi nelle pergamene e sulle pareti delle tombe: usavano il gelsomino e il riso come protezione solare.
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Antichi Egizi
- La crusca di riso contiene gamma orizanolo che assorbe i raggi UV e il gelsomino può aiutare a riparare il DNA danneggiato.
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Antichi greci
- Quando pensiamo agli antichi greci, spesso ci vengono in mente lunghe toghe. Ma indossavano anche veli e grandi cappelli a tesa larga per proteggersi dal caldo sole mediterraneo.
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Antichi greci
- Gli antichi greci, inoltre, applicavano alla pelle un prodotto greco per eccellenza: l'olio d'oliva.
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Antichi greci
- È vero che l'olio d'oliva non offre protezione contro i raggi UVA o UVB, ma fa miracoli nel rendere la pelle morbida!
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Popolazioni indigene dell'America del Nord
- I popoli Makah e Hesquiat erano noti per l'uso dell'estratto di tsuga occidentale per prevenire e trattare le scottature.
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Popolazioni indigene dell'America del Nord
- La tsuga occidentale, conosciuta anche con il suo nome scientifico tsuga heterophylla, è una conifera originaria del nord-ovest del Pacifico.
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Austria - Ottocento
- Nel 1878, l'austriaco Otto Veiel pubblicò uno dei primi rapporti su una sostanza che poteva proteggere la pelle dai raggi UV: il tannino.
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Austria - Ottocento
- Ma questo composto, che si trova su piante, cortecce e bucce di frutta, rendeva la pelle più scura, cosa che all'epoca non era gradita.
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Ossido di zinco
- La pasta di ossido di zinco viene usata da centinaia di anni per i suoi effetti di protezione solare. Potresti trovare l'ingrediente nelle attuali creme solari.
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Ossido di zinco
- Tuttavia, l'ossido di zinco non viene facilmente assorbito e lascia uno strato opaco sulla cute. Questo ha scoraggiato molte persone dall'usarlo nel corso degli anni.
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Ossido di zinco
- Ha riacquistato popolarità negli ultimi anni, aggiunto come nanoparticella in alcune creme solari. E poiché è più resistente all'acqua, è diventato popolare tra i surfisti.
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Colori rosso e giallo
- Si pensava che il giallo e il rosso assorbissero i raggi UV, così le persone applicavano creme colorate sulla pelle.
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Borak (o burak)
- Il popolo Sama-Bajau delle Filippine, della Malesia e dell'Indonesia usa ancora una pasta chiamata borak (o burak), che è fatta di riso, spezie e alghe.
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Thanaka
- Questa pasta giallastra fatta di corteccia macinata è tradizionalmente usata in Myanmar come protezione solare.
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Zeozon
- Uno dei primi protettori solari disponibili in commercio è apparso nel 1910. Si chiamava Zeozon.
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Zeozon
- Zeozon era fatto di estratto di ippocastano ed era commercializzato come un prodotto usato per evitare sia le scottature che le lentiggini.
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Le prime creme solari australiane
- Negli anni '20 l'australiano Milton Blake inventò un composto per crema solare nella sua cucina, dopo averci lavorato per ben 12 anni.
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Le prime creme solari australiane
- Il prodotto iniziò ad essere venduto dalla sua impresa, la Hamilton Laboratories, che tuttora vende creme solari.
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Primo olio abbronzante
- Creme solari a parte, il chimico francese Eugene Schueller (fondatore di L’Oreal) creò l'olio abbronzante Ambre Solaire nel 1935.
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Primo olio abbronzante
- Il prodotto conteneva un "filtro solare" e sosteneva che le persone si sarebbero abbronzate cinque volte più velocemente, senza il rischio di scottarsi. Il prodotto, sotto molte versioni e marche diverse, si può trovare ancora oggi.
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Moderne protezioni solari
- Chi meglio di un alpinista poteva inventare una protezione solare? Parliamo del chimico svizzero Franz Greiter.
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Moderne protezioni solari
- Greiter creò la Gletscher Crème, o crema del ghiacciaio, dopo essersi scottato gravemente mentre scalava il monte Piz Buin nel 1938.
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Moderne protezioni solari
- Si stima che le prime versioni della Glacier Cream fossero a SPF 2. Tale filtro, tuttavia, era più efficace nel 1946 di quanto lo sarebbe oggi, poiché lo strato di ozono della stratosfera terrestre non era così sottile come ora.
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Moderne protezioni solari
- Si possono ancora trovare diverse versioni di Glacier Cream in vendita. Anche se ora hanno un filtro più alto!
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Seconda guerra mondiale
- Per proteggersi dal sole durante la seconda guerra mondiale, l'aviatore e farmacista Benjamin Green iniziò ad applicare una sostanza chiamata Red Vet Pet, che sta per "petrolato veterinario rosso".
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Seconda guerra mondiale
- La sua consistenza spessa, simile alla vaselina, non era piacevole. Così, dopo la guerra, Green aggiunse il burro di cacao e l'olio di cocco alla formula, e nacque la protezione solare Coppertone! Il prodotto è ancora in vendita. Fonti: (Mentalfloss) (Journal of Photochemistry and Photobiology) Guarda anche: Proteggere la pelle: che filtri solari usano le star?
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Antichi Egizi
- Anche se vivevano in un luogo molto soleggiato, la pelle chiara e liscia era un simbolo di bellezza per gli antichi egizi.
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Antichi Egizi
- Come mantenevano chiara la pelle? Ci hanno lasciato alcuni indizi nelle pergamene e sulle pareti delle tombe: usavano il gelsomino e il riso come protezione solare.
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Antichi Egizi
- La crusca di riso contiene gamma orizanolo che assorbe i raggi UV e il gelsomino può aiutare a riparare il DNA danneggiato.
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Antichi greci
- Quando pensiamo agli antichi greci, spesso ci vengono in mente lunghe toghe. Ma indossavano anche veli e grandi cappelli a tesa larga per proteggersi dal caldo sole mediterraneo.
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Antichi greci
- Gli antichi greci, inoltre, applicavano alla pelle un prodotto greco per eccellenza: l'olio d'oliva.
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Antichi greci
- È vero che l'olio d'oliva non offre protezione contro i raggi UVA o UVB, ma fa miracoli nel rendere la pelle morbida!
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Popolazioni indigene dell'America del Nord
- I popoli Makah e Hesquiat erano noti per l'uso dell'estratto di tsuga occidentale per prevenire e trattare le scottature.
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Popolazioni indigene dell'America del Nord
- La tsuga occidentale, conosciuta anche con il suo nome scientifico tsuga heterophylla, è una conifera originaria del nord-ovest del Pacifico.
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Austria - Ottocento
- Nel 1878, l'austriaco Otto Veiel pubblicò uno dei primi rapporti su una sostanza che poteva proteggere la pelle dai raggi UV: il tannino.
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Austria - Ottocento
- Ma questo composto, che si trova su piante, cortecce e bucce di frutta, rendeva la pelle più scura, cosa che all'epoca non era gradita.
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Ossido di zinco
- La pasta di ossido di zinco viene usata da centinaia di anni per i suoi effetti di protezione solare. Potresti trovare l'ingrediente nelle attuali creme solari.
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Ossido di zinco
- Tuttavia, l'ossido di zinco non viene facilmente assorbito e lascia uno strato opaco sulla cute. Questo ha scoraggiato molte persone dall'usarlo nel corso degli anni.
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Ossido di zinco
- Ha riacquistato popolarità negli ultimi anni, aggiunto come nanoparticella in alcune creme solari. E poiché è più resistente all'acqua, è diventato popolare tra i surfisti.
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Colori rosso e giallo
- Si pensava che il giallo e il rosso assorbissero i raggi UV, così le persone applicavano creme colorate sulla pelle.
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Borak (o burak)
- Il popolo Sama-Bajau delle Filippine, della Malesia e dell'Indonesia usa ancora una pasta chiamata borak (o burak), che è fatta di riso, spezie e alghe.
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- Questa pasta giallastra fatta di corteccia macinata è tradizionalmente usata in Myanmar come protezione solare.
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- Uno dei primi protettori solari disponibili in commercio è apparso nel 1910. Si chiamava Zeozon.
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- Zeozon era fatto di estratto di ippocastano ed era commercializzato come un prodotto usato per evitare sia le scottature che le lentiggini.
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Le prime creme solari australiane
- Negli anni '20 l'australiano Milton Blake inventò un composto per crema solare nella sua cucina, dopo averci lavorato per ben 12 anni.
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Le prime creme solari australiane
- Il prodotto iniziò ad essere venduto dalla sua impresa, la Hamilton Laboratories, che tuttora vende creme solari.
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Primo olio abbronzante
- Creme solari a parte, il chimico francese Eugene Schueller (fondatore di L’Oreal) creò l'olio abbronzante Ambre Solaire nel 1935.
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Primo olio abbronzante
- Il prodotto conteneva un "filtro solare" e sosteneva che le persone si sarebbero abbronzate cinque volte più velocemente, senza il rischio di scottarsi. Il prodotto, sotto molte versioni e marche diverse, si può trovare ancora oggi.
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- Chi meglio di un alpinista poteva inventare una protezione solare? Parliamo del chimico svizzero Franz Greiter.
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- Greiter creò la Gletscher Crème, o crema del ghiacciaio, dopo essersi scottato gravemente mentre scalava il monte Piz Buin nel 1938.
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Moderne protezioni solari
- Si stima che le prime versioni della Glacier Cream fossero a SPF 2. Tale filtro, tuttavia, era più efficace nel 1946 di quanto lo sarebbe oggi, poiché lo strato di ozono della stratosfera terrestre non era così sottile come ora.
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- Si possono ancora trovare diverse versioni di Glacier Cream in vendita. Anche se ora hanno un filtro più alto!
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- Per proteggersi dal sole durante la seconda guerra mondiale, l'aviatore e farmacista Benjamin Green iniziò ad applicare una sostanza chiamata Red Vet Pet, che sta per "petrolato veterinario rosso".
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Seconda guerra mondiale
- La sua consistenza spessa, simile alla vaselina, non era piacevole. Così, dopo la guerra, Green aggiunse il burro di cacao e l'olio di cocco alla formula, e nacque la protezione solare Coppertone! Il prodotto è ancora in vendita. Fonti: (Mentalfloss) (Journal of Photochemistry and Photobiology) Guarda anche: Proteggere la pelle: che filtri solari usano le star?
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Prima del filtro solare, come ci proteggevamo dal sole?
La storia della protezione solare risale alle antiche civiltà
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Ormai siamo tutti consapevoli degli effetti negativi dell'esposizione al sole senza un'adeguata protezione. Abbiamo una vasta serie di opzioni per tenerci al sicuro dai raggi ultravioletti. Chi andrebbe in spiaggia senza portare con sè una crema solare oggi?
Ma come facevano le persone in passato? Come facevano gli antichi a proteggere la propria pelle, se non con gli indumenti? Scorri la galleria per scoprire la storia dei filtri solari e delle soluzioni che li hanno preceduti.
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