Sebbene l'uomo di Neanderthal sia vissuto tra 130.000 e 40.000 anni fa, la ricerca suggerisce che aveva una capacità linguistica avanzata e una dieta unica, il che fa pensare che fosse tutt'altro che primitivo.
Nel continente africano, tra 400.000 e 800.000 anni fa, una popolazione di ominidi iniziò a dividersi. Una parte di questa popolazione rimase stabile, mentre l'altra si avventurò in Europa.
I due gruppi si trasformarono in due specie distinte: l'Homo sapiens emerse in Africa e l'Homo neanderthalensis (Neanderthal) in Europa.
Gli scienziati ritengono che i Neanderthal realizzassero e manipolassero strumenti e che probabilmente fossero in grado di produrre un linguaggio semplice. Inoltre, partecipavano a comportamenti simbolici, cimentandosi nell'arte e nella decorazione personale.
Gli archeologi ritengono che i Neanderthal vivessero in insediamenti all'aperto e si riparassero dal freddo nelle caverne. In genere abitavano con 12-25 parenti, ma interagivano anche con 10-20 truppe vicine.
Alcuni studi suggeriscono che le donne cercassero i partner nelle truppe limitrofe nel tentativo di evitare la consanguineità.
In alcuni siti gli archeologi hanno trovato prove del fatto che i Neanderthal si prendevano cura dei malati e dei feriti, ma si dedicavano anche alla violenza intraspecifica, il che suggerisce che la società fosse complessa e simile alla nostra.
Le prove suggeriscono che i Neanderthal avevano la tendenza a seppellire i loro morti e l'analisi delle particelle di polline in alcuni siti suggerisce che decoravano i morti con fiori, come l'achillea, prima della sepoltura.
Gli uomini di Neanderthal segnavano anche le pareti delle caverne con graffi, tagli e macchie e le coloravano con pitture e pigmenti.
Gli uomini di Neanderthal costruirono e usarono una varietà di strumenti semplici ma efficaci, tra cui asce manuali, lance e strumenti a scaglia (pezzi di pietra taglienti staccati da rocce più grandi, usati per tagliare carne, piante e altri materiali).
Secondo alcuni archeologi, i Neanderthal pestavano, schiacciavano e cuocevano il cibo sul fuoco prima di consumarlo per renderlo più gustoso.
I Neanderthal erano anatomicamente adatti a seguire una dieta onnivora, ma gli scienziati ritengono che consumassero più carne che vegetali.
La composizione chimica di diversi scheletri di Neanderthal mostra che la loro dieta quotidiana consisteva in molta carne.
L'usura dentale rilevata su alcuni denti di Neanderthal ha suggerito che la vegetazione commestibile fosse una componente importante della loro dieta. D'altra parte, l'analisi della placca su altri denti di Neanderthal ha indicato una dieta ricca di carne.
Gli studi sugli isotopi delle ossa hanno dimostrato che gli uomini di Neanderthal del Nord Europa ricavavano l'80-90% delle loro proteine dagli animali, come facevano le iene e i lupi.
Secondo alcuni scienziati, gli uomini di Neanderthal avrebbero avuto fegato e reni ingrossati per far fronte alle elevate quantità di proteine. Gli esseri umani moderni possono tollerare solo il 35% circa di proteine magre nella dieta prima che i reni inizino a soffrire.
Gli uomini di Neanderthal cambiavano la loro dieta a seconda delle stagioni. Mangiavano renne in inverno e cervi in estate.
I Neanderthal e i mammut hanno condiviso il continente europeo durante l'era glaciale. Le evidenze indicano che i Neanderthal abbiano cacciato e consumato i mammut per decine di migliaia di anni, integrando questi grandi animali nella loro dieta.
Circa 90.000 anni fa, nell'attuale Portogallo, gli uomini di Neanderthal catturavano regolarmente granchi bruni, li arrostivano sui carboni e ne mangiavano la carne cotta. Le prove suggeriscono che usavano strumenti di pietra per aprire i gusci.
Gli uomini di Neanderthal probabilmente catturavano i granchi in pozze rocciose poco profonde con la bassa marea e possibilmente usavano lance per stordirli.
Gli archeologi ritengono che l'uomo di Neanderthal mangiasse anche molluschi, in particolare cozze, patelle e vongole.
La Grotta di Franchthi in Grecia ha fornito prove che i Neanderthal seguivano una dieta variegata. I resti trovati suggeriscono che consumassero noci selvatiche, piselli e erbe, combinati con legumi come fagioli e lenticchie.
Secondo una recente ricerca, gli uomini di Neanderthal vissuti tra 106.000 e 86.000 anni fa nella grotta di Figueira Brava, vicino a Setubal, nell'odierno Portogallo, mangiavano delfini e foche.
I resti di due Neanderthal scoperti nella grotta di El Sidrón, in Spagna, hanno mostrato che seguissero un'alimentazione più a base vegetale, composta da funghi, pinoli, muschio e persino corteccia d'albero.
Le prove suggeriscono che i Neanderthal cacciavano uccelli simili alle attuali cornacchie, tortore dal collare e colombacci.
Le prove suggeriscono che il cannibalismo era praticato dai Neanderthal, in particolare nei periodi in cui le altre fonti di cibo erano scarse.
L'estinzione dell'uomo di Neanderthal risale a circa 40.000 anni fa e, sebbene le ragioni esatte non siano del tutto note, gli scienziati ritengono che sia dovuta a una combinazione di fattori, tra cui la competizione con l'Homo Sapiens, i cambiamenti climatici e la ridotta diversità genetica.
Fonti: (CNN) (Archaeology) (Science)(Sapiens) (History Hit)
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I Neanderthal sono i nostri parenti umani estinti più prossimi; vissero tra 130.000 e 40.000 anni fa, principalmente in Europa e in alcune parti dell’Asia occidentale. Il loro aspetto è ormai noto a tutti: avevano volti grandi, zigomi angolati e ampi nasi che servivano per umidificare e riscaldare l’aria fredda e secca. Sappiamo anche che erano cacciatori-raccoglitori, che vivevano cacciando, pescando e raccogliendo cibo selvatico. Ma cosa mangiavano esattamente i Neanderthal?
Se sei curioso di scoprire la loro dieta, sfoglia questa galleria.
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