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L'inferno esiste?
- L'inferno fa parte dell'immaginario e delle credenze di molte culture e religioni del mondo.
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Il Diavolo
- La cultura giudaico-cristiana-islamica, ad esempio, fa riferimento al diavolo che, secondo i racconti biblici, è un angelo caduto dal cielo e capo di una legione di esseri malvagi.
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2 / 29 Fotos
Rappresentazione
- La credenza in questa figura malvagia è stata spesso rappresentata al cinema, ad esempio in film come "L'esorcista" e "L'avvocato del diavolo".
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3 / 29 Fotos
Benvenuti all'inferno
- Ora vi portiamo attraverso la porta dell'inferno. Ma state certi che non vi troverete il diavolo o altre creature malvagie.
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4 / 29 Fotos
Dove si trova? - Il cratere si trova nel deserto del Karakum, in Turkmenistan, vicino a un villaggio in cui vivono circa 350 persone.
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5 / 29 Fotos
Contesto
- Il Turkmenistan è un Paese musulmano situato accanto all'Afghanistan, l'Iran e il Kazakistan.
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6 / 29 Fotos
Parlando di credenze...
- La religione predominante nel Paese è l'Islam sunnita.
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7 / 29 Fotos
Turismo
- Se desiderate visitare il Paese, è utile sapere che la capitale si chiama Aşgabat e la moneta locale è il manat del Turkmenistan.
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8 / 29 Fotos
Territorio
- La maggior parte del territorio del Turkmenistan è costituita da deserti.
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9 / 29 Fotos
Il deserto più grande del Paese
- Esploriamo il più grande di questi: il deserto del Karakum, proprio dove si trova la porta dell'inferno.
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10 / 29 Fotos
La porta dell'inferno
- La porta dell'inferno è un cratere infuocato profondo 20 metri che si trova proprio nel bel mezzo del deserto.
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11 / 29 Fotos
Un fuoco eterno?
- Il fuoco non si spegne da più di 40 anni. Sapete perché?
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12 / 29 Fotos
La storia
- Vi raccontiamo questa storia! Come altri Paesi vicini, il Turkmenistan faceva parte dell'ormai defunta Unione Sovietica.
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13 / 29 Fotos
La ricchezza ha aperto le porte dell'inferno?
- Il territorio di questa regione è ricco di petrolio e gas naturale.
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14 / 29 Fotos
La ricchezza ha aperto le porte dell'inferno?
- Nel 1971, due geologi sovietici trivellarono il sito per estrarre il gas, ma il terreno cedette e si formò il cratere.
© iStock
15 / 29 Fotos
Creata dagli uomini?
- Nel tentativo di impedire la fuoriuscita del gas velenoso, i sovietici diedero fuoco al cratere.
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16 / 29 Fotos
Un fuoco eterno?
- Il risultato è che da allora il fuoco non si è mai spento.
© Shutterstock
17 / 29 Fotos
Cratere
- Questa è la spiegazione della formazione del cratere Darvaza, che è diventato noto come la porta dell'inferno.
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18 / 29 Fotos
Il nome
- Secondo il fotografo americano John Bradley, che ha scattato numerose immagini della zona, il nome "porta dell'inferno" è stato dato dagli abitanti del deserto.
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19 / 29 Fotos
Odore di zolfo
- Questo perché, insieme alle fiamme, il cratere rilascia un odore di zolfo che può essere percepito da lontano.
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20 / 29 Fotos
Una forza della Natura
- Di notte, le fiamme sono visibili a chilometri di distanza.
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21 / 29 Fotos
Satellite
- I satelliti sono in grado di acquisire facilmente immagini incredibili.
© Shutterstock
22 / 29 Fotos
La fine dell'inferno?
- Nel 2010, il presidente del Turkmenistan Gurbanguly Berdimuhamedow ne ordinò per la prima volta la chiusura anche se finora l'ordine non è stato eseguito.
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23 / 29 Fotos
I motivi
- L'idea era quella di aumentare la produzione e l'esportazione di gas naturale verso altri Paesi.
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24 / 29 Fotos
Attrazione turistica
- Ma all'epoca la porta dell'inferno attirava molti turisti e rappresentava un'importante fonte di reddito per l'economia locale.
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25 / 29 Fotos
Il verdetto
- Il sovrano decise di mantenere il cratere in funzione fino all'estinzione naturale dell'incendio. Nel 2022, tuttavia, Berdimuhamedow cambiò idea e ordinò nuovamente la chiusura del cancello e lo spegnimento del fuoco.
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26 / 29 Fotos
Previsione
- A causa della ricca presenza di gas nel suolo del Turkmenistan, non si sa quando il gas si estinguerà naturalmente.
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27 / 29 Fotos
L'invito
- Nel 2024, le Porte dell'Inferno continuano a bruciare e ad attirare molti turisti. E a voi piacerebbe visitarla? Vedi anche: Nata da un terribile terremoto: le foto della sconvolgente foresta sommersa del Kazakistan
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L'inferno esiste?
- L'inferno fa parte dell'immaginario e delle credenze di molte culture e religioni del mondo.
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Il Diavolo
- La cultura giudaico-cristiana-islamica, ad esempio, fa riferimento al diavolo che, secondo i racconti biblici, è un angelo caduto dal cielo e capo di una legione di esseri malvagi.
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Rappresentazione
- La credenza in questa figura malvagia è stata spesso rappresentata al cinema, ad esempio in film come "L'esorcista" e "L'avvocato del diavolo".
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Benvenuti all'inferno
- Ora vi portiamo attraverso la porta dell'inferno. Ma state certi che non vi troverete il diavolo o altre creature malvagie.
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Dove si trova? - Il cratere si trova nel deserto del Karakum, in Turkmenistan, vicino a un villaggio in cui vivono circa 350 persone.
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Contesto
- Il Turkmenistan è un Paese musulmano situato accanto all'Afghanistan, l'Iran e il Kazakistan.
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Parlando di credenze...
- La religione predominante nel Paese è l'Islam sunnita.
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Turismo
- Se desiderate visitare il Paese, è utile sapere che la capitale si chiama Aşgabat e la moneta locale è il manat del Turkmenistan.
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- La maggior parte del territorio del Turkmenistan è costituita da deserti.
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Il deserto più grande del Paese
- Esploriamo il più grande di questi: il deserto del Karakum, proprio dove si trova la porta dell'inferno.
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- La porta dell'inferno è un cratere infuocato profondo 20 metri che si trova proprio nel bel mezzo del deserto.
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- Il fuoco non si spegne da più di 40 anni. Sapete perché?
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- Nel 1971, due geologi sovietici trivellarono il sito per estrarre il gas, ma il terreno cedette e si formò il cratere.
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Creata dagli uomini?
- Nel tentativo di impedire la fuoriuscita del gas velenoso, i sovietici diedero fuoco al cratere.
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- Il risultato è che da allora il fuoco non si è mai spento.
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- Questa è la spiegazione della formazione del cratere Darvaza, che è diventato noto come la porta dell'inferno.
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- Secondo il fotografo americano John Bradley, che ha scattato numerose immagini della zona, il nome "porta dell'inferno" è stato dato dagli abitanti del deserto.
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- Questo perché, insieme alle fiamme, il cratere rilascia un odore di zolfo che può essere percepito da lontano.
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- L'idea era quella di aumentare la produzione e l'esportazione di gas naturale verso altri Paesi.
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- Ma all'epoca la porta dell'inferno attirava molti turisti e rappresentava un'importante fonte di reddito per l'economia locale.
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Il verdetto
- Il sovrano decise di mantenere il cratere in funzione fino all'estinzione naturale dell'incendio. Nel 2022, tuttavia, Berdimuhamedow cambiò idea e ordinò nuovamente la chiusura del cancello e lo spegnimento del fuoco.
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- Nel 2024, le Porte dell'Inferno continuano a bruciare e ad attirare molti turisti. E a voi piacerebbe visitarla? Vedi anche: Nata da un terribile terremoto: le foto della sconvolgente foresta sommersa del Kazakistan
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La porta dell'inferno esiste per davvero (e noi ve la facciamo vedere)
Andateci prima che sia troppo tardi!
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Indipendentemente dalle tradizioni religiose o dalle credenze riguardo l'esistenza dell'inferno, esiste un luogo sulla Terra, nel bel mezzo di un deserto in Turkmenistan, chiamato "Le Porte dell'Inferno". Questo cratere di Darvaza, che si pensa sia stato causato da un incidente industriale, brucia gas (principalmente metano) sin dagli anni '70. Questa combustione rilascia gas serra nocivi nell'atmosfera, danneggiando la salute delle persone che vivono nelle vicinanze, sprecando risorse preziose di gas naturale e provocando danni ambientali. Nonostante queste preoccupazioni, gli esperti concordano sul fatto che qualsiasi tentativo di chiudere le Porte dell'Inferno sarebbe non solo pericoloso e costoso, ma anche destinato al fallimento.
Molti ritengono che questo cratere infuocato sia associato al male e, in effetti, è una meta turistica molto popolare.
Vuoi saperne di più? Clicca sulla galleria!
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