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Un'alluvione è definita come un'inondazione che sommerge terreni solitamente asciutti. E questa è una descrizione blanda. Alcuni dei peggiori disastri naturali degli ultimi anni hanno comportato inondazioni su scala colossale.
Le alluvioni di vasta portata sono motivo di notevole preoccupazione per l'agricoltura, l'ingegneria civile e la salute pubblica.
Le inondazioni possono devastare le infrastrutture: edifici, vie di trasporto, sistemi energetici e servizi di pubblica utilità.
Le fonti alimentari, l'approvvigionamento di acqua dolce e i sistemi igienico-sanitari sono spesso gravemente compromessi.
Questi fattori di rischio sono considerevoli e il tasso di vittime parla da solo. Almeno 12.000 persone, il 30% in più rispetto al 2022, hanno perso la vita a causa di alluvioni, incendi, cicloni, tempeste e frane in tutto il mondo nel 2023, secondo una recente analisi di Save the Children.
E come tutti i disastri naturali, un'alluvione catastrofica porta con sé il rischio di malattie infettive.
Una conseguenza immediata di una grave inondazione è la contaminazione dell'acqua da parte di feci umane o animali, oppure da carcasse di animali annegati e, in alcuni casi, da cadaveri umani.
L'acqua stagnante può attrarre rapidamente zanzare, mosche e altri vettori di malattie contagiose.
Le condizioni di vita sovraffollate e di emergenza e/o la perdita di accesso alle risorse sanitarie non fanno che aggravare una situazione già disperata.
Le alluvioni interrompono l'equilibrio naturale dell'ambiente e spesso creano un habitat che favorisce la crescita di infezioni e dei loro vettori, come fa notare il National Center for Biotechnology Information (NCBI). Tuttavia, le possibilità che le malattie infettive si diffondano dopo un evento di inondazione variano notevolmente.
I rischi specifici dipendono da fattori legati alla popolazione colpita, all'ambiente circostante e, in una certa misura, alle malattie trasmissibili già presenti nella zona.
Ciò che è certo è che la minaccia più grande per la vita umana è rappresentata dalle malattie infettive endemiche che colpiscono le comunità sfollate e vulnerabili.
Un approvvigionamento idrico interrotto e un sistema igienico-sanitario inefficace aumentano il rischio di malattie diarroiche, causate più comunemente dal batterio Vibrio Cholera.
Infatti, malattie trasmesse dall'acqua come il colera, il tifo, l'epatite A, l'epatite E e le malattie diarroiche, per citarne alcune, proliferano in condizioni così malsane.
Un paesaggio post-alluvione offre condizioni ideali trasmesse da vettori. A seconda della regione del globo, i sopravvissuti corrono il rischio di contrarre un'ampia gamma di malattie potenzialmente letali, tra cui malaria, febbre gialla, malattia del Nilo occidentale, dengue, chikungunya e zika.
La mancanza di acqua potabile rende difficili, se non impossibili, la preparazione del cibo e l'igiene personale, come la pulizia delle mani, il che facilita la trasmissione oro-fecale dell'infezione tra gli esseri umani.
Secondo l'NCBI, le infezioni delle vie respiratorie sono in genere una delle principali cause di morbilità e mortalità tra i sopravvissuti alle inondazioni.
Le possibili malattie e disturbi spaziano da lievi infezioni virali delle vie respiratorie superiori, pertosse e influenza, a patologie più gravi come polmonite, tubercolosi e broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Rifugiarsi in condizioni di sovraffollamento può causare la trasmissione di malattie delle vie respiratorie tanto quanto esposti direttamente all'alluvione e alla pioggia.
Il contatto diretto con acqua contaminata può causare disturbi alla pelle e agli occhi. Oltre alle infezioni delle ferite, le malattie tipiche includono dermatite e congiuntivite.
Camminare nell'acqua o nel fango aumenta il rischio di contrarre o esacerbare una patologia cutanea. Molto spesso, però, questa è l'unica opzione per molti per muoversi.
La leptospirosi è una malattia causata da batteri che colpisce persone e animali. Si diffonde nell'urina degli animali infetti. In uno scenario di alluvione, l'esposizione può avvenire tramite l'urina di ratto che contamina l'acqua, in particolare se le popolazioni di roditori si espandono con un maggiore accesso alla spazzatura o alle colture a seguito di alluvioni.
Le squadre di soccorso che lavorano nelle zone soggette a inondazioni non sono immuni alle malattie o ai pericoli posti dalle infrastrutture danneggiate. Le lesioni sono comuni, con un rischio particolarmente elevato di tetano o infezione batterica delle ferite.
Muoversi in un paesaggio così devastato mentre si estraggono feriti e morti può avere un impatto psicologico duraturo su coloro che sono incaricati di aiutare nella bonifica dopo un disastro naturale. Una grande alluvione non fa eccezione.
In effetti, la gestione dei morti è uno degli aspetti più difficili della risposta ai disastri. Il processo ha conseguenze profonde e durature per i soccorritori e la comunità.
Come i sopravvissuti, anche i membri dei servizi di soccorso e di emergenza sono soggetti a effetti psicologici negativi, come ansia, depressione e disturbo da stress post-traumatico.
Sebbene la copertura mediatica delle conseguenze immediate di un disastro naturale sia comune, le potenziali esposizioni infettive in un'area colpita da inondazioni possono persistere per settimane, molto tempo dopo che i fotografi e le troupe televisive se ne sono andati.
Nei paesi con risorse minori, le aree colpite dalle alluvioni possono restare senza assistenza per mesi.
Le recenti alluvioni in Europa e negli Stati Uniti dimostrano che anche le nazioni più industrializzate sono vulnerabili alle calamità naturali.
Alla base di questo fatto c'è il rapporto di gennaio 2024 pubblicato dall'Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri, che ha rivelato che nel corso del 2023 quasi tutte le regioni del mondo sono state colpite da alluvioni.
Ma è nelle nazioni più povere, come Pakistan e Bangladesh, che le persone colpite da un'alluvione corrono un rischio significativamente più alto di morire, anche per problemi cardiaci e polmonari, anche dopo che le acque si sono ritirate.
Nel frattempo, secondo il Potsdam Institute of Climate Impact Research, il riscaldamento globale sta già intensificando le precipitazioni estreme più di quanto suggerito dai modelli climatici.
Fonti: (Washington State Department of Health) (Save the Children) (NCBI) (International Committee of the Red Cross)
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Oltre alla distruzione delle infrastrutture, un'alluvione può portare con sé una serie di malattie infettive, come malaria, colera e polmonite. E queste condizioni mediche pericolose per la vita possono persistere a lungo dopo che le acque si sono ritirate.
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