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Essendo modelli in miniatura degli esseri umani, le bambole sono storicamente ricche di significato e simbolismi vari. Sono state usate anche in rituali magici e religiosi, risalenti a civiltà antiche insediate in Egitto, Grecia e Roma.

Molte bambole vengono abbandonate nei luoghi più disparati del pianeta, in seguito a catastrofi naturali o volutamente, ed è inquietante. Scorri la galleria e dai uno sguardo a queste foto che raccontano di bambole perdute e abbandonate.

▲Una bambola abbandonata giace su un binario di Tovarnik, percorso da migranti siriani diretti a nord, dopo aver attraversato i Balcani.

▲A quel tempo, circa 29 mila persone attraversarono la Croazia per raggiungere i paesi del Nord Europa.

▲Una bambola giace tra le macerie carbonizzate di una casa nella zona di Rancho Santa Fe, a San Diego, in seguito ai violenti incendi che devastarono la California meridionale, costringendo più di 500.000 persone a fuggire.

▲Una bambola lasciata all'esterno di una roulotte a Hudson Oaks, Texas, dove tre bambini e la madre furono trovati impiccati. Fu trovata anche un bambino di 8 mesi nelle stesse condizioni, per fortuna ancora vivo.

▲Una bambola carbonizzata appesa al muro di un orfanotrofio di Sarajevo, dove un incendio ammazzò 5 bambini e ne ferì altri 17, insieme a un'infermiera.

▲Le stanze della struttura ospitano bambole e pupazzi carbonizzati, spesso lasciati sul pavimento.

▲I vigili del fuoco riuscirono a salvare 23 bambini dalle 3 stanze colpite maggiormente dalle fiamme.

▲Uno dei 5 bambini era già morto quando i soccorsi arrivarono. Gli altri 4 perirono poco dopo.

▲Questa bambola è stata lasciata da una bambina migrante sul confine con gli Stati Uniti. La bimba fa parte delle migliaia di persone provano a entrare negli USA.

▲Una bambola appartenente a una bambina migrante del Centro America giace sull'autostrada per Arriaga.

▲Una bambola appartenente ad un migrante iraniano pende dal filo spinato di fronte alla polizia macedone al confine greco.

▲I migranti fermati protestavano contro ciò che dicono essere la chiusura del confine per i migranti iraniani.

▲Un peluche tra il filo spinato sul confine con la città ungherese di Roszke.

▲Una bambola sulla recinzione vicino a una discarica illegale sul monte Slieve-na-Aura, vicino al villaggio di Cargan.

▲Donne siedono tra le bambole destinate ad essere donate alle famiglie meno abbienti la mattina del 6 gennaio durante l'Epifania. In Spagna, i bambini credono che i Re Magi consegnino loro i regali di Natale.

▲Lo storico complesso Prosfygika di Atene, costruito negli anni '30 per ospitare i greci in fuga dalla Turchia, è tornato in attività da quando il crollo economico della Grecia ha aumentato il numero di senzatetto.

▲Una bambola appesa a un muro di una stanza di una casa danneggiata dagli assedi nell'area di Homs.

▲Giochi di Natale e pupazzi giacciono tra i detriti provenienti dalla potenza dell'uragano Sandy che colpì New York.

▲Una bambola appesa sul confine USA-Messico a Naco, Arizona.

▲Una bambola giace tra le rovine causate dai tornadi che colpirono Tuscaloosa.

▲Detriti e altri oggetti vengono trovati dai vigili del fuoco a Rikuzentakata, nella prefettura di Iwate, dopo che l'area fu colpita da un terremoto di magnitudo 9.0 e uno tsunami.

▲Attivisti per la pace hanno appeso una bambola con due teste sul recinto della base militare Kleine Brogel come protesta contro le armi nucleari.

▲Un orso di peluche abbandonato sul confine croato, vicino al villaggio di Berkasovo.

▲Oggetti personali e una bambola ritrovati il 31 dicembre a Paraliya, dopo il terremoto e tsunami originatisi nell'Oceano Indiano, ammazzando quasi 228 mila persone.

▲Questa immagine e le altre a seguire sono state scattate dal fotografo Gleb Garanich nella città di Pripyat, abbandonata sin dal disastro di Chernobyl nel 1986.

▲Le scuole e gli ospedali sembrano essere rimasti intoccati fin dal disastro.

▲Gli edifici sono disseminati di maschere antigas, così come anche bambole una volta appartenute ai bambini.

▲Alcune delle bambole presenti sono state portate dai visitatori dell'area.

▲I visitatori hanno piazzato le bambole sulle reti del letto, per omaggiare i bambini.

▲Sembra che anche in tempi recenti i visitatori portino le bambole, in quanto alcune sembrano troppo nuove per essere lì da 30 anni.

▲L'area viene visitata da circa 10,000 persone ogni anno.

▲Gli ufficiali ucraini avvertono che Pripyat sarà inospitale per altri 20,000 anni.

▲Situata a pochi chilometri da Chernobyl, Pripyat fu costruita negli anni '70 per ospitare gli operai delle centrali nucleari e le loro famiglie.

▲La cittadina vantava 15 scuole primarie, 5 secondarie e un istituto tecnico.

▲Pripyat aveva anche un ospedale, due stadi e un parco divertimenti.

▲L'incidente nucleare uccise due persone nell'immediato, a seguito dell'esplosione.

▲Nei giorni a seguire, 28 vigili del fuoco morirono per il malessere provocato dalle radiazioni acute.

▲L'effetto a lungo termine delle radiazioni è difficile da quantificare. Ancora non è chiaro quante morti siano effettivamente riconducibili al disastro.