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Ferro di lancia dorato
- Si chiama così, per via della sua colorazione unica, il serpente che vive esclusivamente su quest'isola. Si tratta di un crotalo velenoso appartenente alla famiglia delle vipere. Il nome scientifico è Bothrops insularis.
(Photo: Wikimedia/CC BY-SA 4.0)
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Chi comanda sull'isola?
- L'isola è infestata da un numero variabile dai 2000 ai 4000 ferri di lancia dorati.
(Foto: Wikimedia/CC BY-SA 4.0)
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Numero di serpenti
- Ci sono circa 45 vipere per ettaro, ovvero per un'area equivalente a quella di un campo da calcio, come riporta BBC Brasil. Ciò significa che ci sono da 1 a 5 serpenti per metro quadro.
(Foto: Flickr/CC BY 2.0)
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Com'è diventato così velenoso?
- Circa 11 mila anni fa, alla fine dell'era glaciale, l'innalzamento dei livelli del mare isolò i rettili e quindi il loro corredo genetico da quello dei loro parenti di terraferma.
(Foto: Wikimedia/CC BY 2.5)
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Evoluzione - Nel tempo i serpenti isolani si sono adattati all'habitat, sviluppando le caratteristiche che oggi si possono riscontrare.
© Getty Images
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Alla conquista dell'isola
- Non essendoci predatori al livello del terreno sull'isola, i serpenti riuscirono a riprodursi velocemente.
(Foto: Wikimedia/CC BY-SA 4.0)
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Niente predatori e niente prede
- Ma la mancanza di biodiversità sull'isola significava anche che non c'erano prede al livello del terreno perché i serpenti potessero alimentarsi. Come sopravvissero i rettili?
(Foto: Flickr/CC BY 2.0)
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Gli uccelli
- I serpenti cominciarono a nutrirsi degli uccelli che facevano tappa sull'isola durante la loro rotta migratoria. Così, gli elementi che possedevano un veleno più tossico, avevano maggiori probabilità nel riuscire nella caccia degli uccelli. Il veleno di un serpente può impiegare ore, a volte persino giorni, per far effetto. Per cacciare gli uccelli era necessario un veleno potente, che facesse istantaneamente effetto. Così soli i serpenti dotati di questa sostanza potenziata riuscirono a sopravvivere e a tramandare questa caratteristica genetica.
(Foto: Pixabay/CC0 1.0)
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Off-limit
- Non sorprende che l'accesso all'isola sia proibito. Esistono delle eccezioni per gli studiosi, che devono chiedere una speciale autorizzazione al governo federale. Fonte: BBC Brasil.
(Foto: Wikimedia/CC BY 2.0)
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Turismo
- Visitare l'isola è proibito. L'unico modo per farlo sarebbe convincere un pescatore di Peruíbe o Itanhaém a portarvi lì. Ma è proibito, oltreché potenzialmente mortale. (Foto: Flickr/CC BY-NC 2.0)
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Controllo
- L'unico segno di attività umana sull'isola è un faro costruito a fine '800 dalla marina brasiliana, che continua a gestirlo.
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Racconti
- Le caratteristiche mortali dei serpenti hanno stimolato l'immaginazione umana e ne sono nati racconti e leggende. Secondo una di queste, le vipere furono portate sull'isola dai pirati perché il loro tesoro fosse custodito. Fonte: BBC Brasil.
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Racconti - Esiste un'altra terrificante storia. Secondo HuffPost, il guardiano del faro, sua moglie e i tre figli furono attaccati da una moltitudine di serpenti nelle loro stanze. Cercarono di fuggire dalla finestra per raggiungere la barca, ma furono morsi e morirono tragicamente.
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Il guardiano del faro e la sua famiglia - Il faro fu mantenuto in funzione manualmente finché, nel 1925, la marina brasiliana non l'automatizzò. Come riporta BBC Brasil non esistono documenti che testimoniano la morte di un guardiano mentre lavorava al faro.
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Racconti
- Un'altra leggenda racconta che un pescatore approdò sull'isola in cerca di banane. Fu trovato diversi giorni dopo esanime, in una pozza di sangue. Fonte: HuffPost.
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Morti note - Nonostante le leggende, nessuna morte è stata documentata, secondo BBC Brasil. Infatti, i primi campioni di serpenti furono raccolti dagli operatori del faro e poi analizzati dagli studiosi a inizio '900.
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Uso medico
- L'Istituto Butantan con sede a San Paolo studia il veleno dei rettili a scopi farmaceutici. Durante un'intervista concessa a VICE, un ricercatore ha affermato che il veleno del ferro di lancia dorato è utile nella cura di malattie cardiache, disfunzioni del sistema circolatorio e coaguli sanguigni. (Foto: Wikimedia/CC BY-SA 3.0)
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Mercato nero
- Per via delle sue proprietà mediche un contrabbandiere può guadagnare fino a 30 mila dollari per serpente al mercato nero.
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In pericolo di estinzione
- Nonostante i numeri che spaventano, il ferro di lancia dorato è tra gli animali a rischio d'estinzione, a causa del degradamento del suo habitat e delle attività di bracconaggio. BBC Brasil riferisce che la distruzione dell'habitat è causata dai pescatori locali che appiccano incendi sull'isola nel tentativo di sbarcarvi. Fonte: Smithsonian.
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Degradamento dell'habitat - Smithsonian sostiene che il fenomeno sia dovuto almeno in parte alla marina militare brasiliana.
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L'isola incendiata
- Sebbene sia difficile provare il reato, si ritiene che la marina militare brasiliana e i pescatori abbiano frequentemente incendiato l'isola con l'intenzione di controllare la popolazione di serpenti e/o di riuscire ad accedervi, secondo BBC Brasil. Infatti il nome del luogo—Ilha da Queimada Grande—significa 'isola bruciata' e si riferisce a questa pratica.
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Specie in pericolo
- Secondo le stime riportate da Smithsonian, la popolazione di ferro di lancia dorato si è dimezzata negli ultimi 15 anni. Pare che, nonostante le grandi capacità di adattamento, l'animale stia soccombendo all'ancora più mortale specie umana. (Foto: Wikimedia/CC BY-SA 3.0) Leggi anche: Animali letali: ecco i più pericolosi per l'uomo
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Ferro di lancia dorato
- Si chiama così, per via della sua colorazione unica, il serpente che vive esclusivamente su quest'isola. Si tratta di un crotalo velenoso appartenente alla famiglia delle vipere. Il nome scientifico è Bothrops insularis.
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Chi comanda sull'isola?
- L'isola è infestata da un numero variabile dai 2000 ai 4000 ferri di lancia dorati.
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Numero di serpenti
- Ci sono circa 45 vipere per ettaro, ovvero per un'area equivalente a quella di un campo da calcio, come riporta BBC Brasil. Ciò significa che ci sono da 1 a 5 serpenti per metro quadro.
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Com'è diventato così velenoso?
- Circa 11 mila anni fa, alla fine dell'era glaciale, l'innalzamento dei livelli del mare isolò i rettili e quindi il loro corredo genetico da quello dei loro parenti di terraferma.
(Foto: Wikimedia/CC BY 2.5)
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Evoluzione - Nel tempo i serpenti isolani si sono adattati all'habitat, sviluppando le caratteristiche che oggi si possono riscontrare.
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Alla conquista dell'isola
- Non essendoci predatori al livello del terreno sull'isola, i serpenti riuscirono a riprodursi velocemente.
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Niente predatori e niente prede
- Ma la mancanza di biodiversità sull'isola significava anche che non c'erano prede al livello del terreno perché i serpenti potessero alimentarsi. Come sopravvissero i rettili?
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Gli uccelli
- I serpenti cominciarono a nutrirsi degli uccelli che facevano tappa sull'isola durante la loro rotta migratoria. Così, gli elementi che possedevano un veleno più tossico, avevano maggiori probabilità nel riuscire nella caccia degli uccelli. Il veleno di un serpente può impiegare ore, a volte persino giorni, per far effetto. Per cacciare gli uccelli era necessario un veleno potente, che facesse istantaneamente effetto. Così soli i serpenti dotati di questa sostanza potenziata riuscirono a sopravvivere e a tramandare questa caratteristica genetica.
(Foto: Pixabay/CC0 1.0)
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Off-limit
- Non sorprende che l'accesso all'isola sia proibito. Esistono delle eccezioni per gli studiosi, che devono chiedere una speciale autorizzazione al governo federale. Fonte: BBC Brasil.
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Turismo
- Visitare l'isola è proibito. L'unico modo per farlo sarebbe convincere un pescatore di Peruíbe o Itanhaém a portarvi lì. Ma è proibito, oltreché potenzialmente mortale. (Foto: Flickr/CC BY-NC 2.0)
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Controllo
- L'unico segno di attività umana sull'isola è un faro costruito a fine '800 dalla marina brasiliana, che continua a gestirlo.
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Racconti
- Le caratteristiche mortali dei serpenti hanno stimolato l'immaginazione umana e ne sono nati racconti e leggende. Secondo una di queste, le vipere furono portate sull'isola dai pirati perché il loro tesoro fosse custodito. Fonte: BBC Brasil.
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Racconti - Esiste un'altra terrificante storia. Secondo HuffPost, il guardiano del faro, sua moglie e i tre figli furono attaccati da una moltitudine di serpenti nelle loro stanze. Cercarono di fuggire dalla finestra per raggiungere la barca, ma furono morsi e morirono tragicamente.
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Il guardiano del faro e la sua famiglia - Il faro fu mantenuto in funzione manualmente finché, nel 1925, la marina brasiliana non l'automatizzò. Come riporta BBC Brasil non esistono documenti che testimoniano la morte di un guardiano mentre lavorava al faro.
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Racconti
- Un'altra leggenda racconta che un pescatore approdò sull'isola in cerca di banane. Fu trovato diversi giorni dopo esanime, in una pozza di sangue. Fonte: HuffPost.
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Morti note - Nonostante le leggende, nessuna morte è stata documentata, secondo BBC Brasil. Infatti, i primi campioni di serpenti furono raccolti dagli operatori del faro e poi analizzati dagli studiosi a inizio '900.
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Uso medico
- L'Istituto Butantan con sede a San Paolo studia il veleno dei rettili a scopi farmaceutici. Durante un'intervista concessa a VICE, un ricercatore ha affermato che il veleno del ferro di lancia dorato è utile nella cura di malattie cardiache, disfunzioni del sistema circolatorio e coaguli sanguigni. (Foto: Wikimedia/CC BY-SA 3.0)
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Mercato nero
- Per via delle sue proprietà mediche un contrabbandiere può guadagnare fino a 30 mila dollari per serpente al mercato nero.
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In pericolo di estinzione
- Nonostante i numeri che spaventano, il ferro di lancia dorato è tra gli animali a rischio d'estinzione, a causa del degradamento del suo habitat e delle attività di bracconaggio. BBC Brasil riferisce che la distruzione dell'habitat è causata dai pescatori locali che appiccano incendi sull'isola nel tentativo di sbarcarvi. Fonte: Smithsonian.
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Degradamento dell'habitat - Smithsonian sostiene che il fenomeno sia dovuto almeno in parte alla marina militare brasiliana.
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L'isola incendiata
- Sebbene sia difficile provare il reato, si ritiene che la marina militare brasiliana e i pescatori abbiano frequentemente incendiato l'isola con l'intenzione di controllare la popolazione di serpenti e/o di riuscire ad accedervi, secondo BBC Brasil. Infatti il nome del luogo—Ilha da Queimada Grande—significa 'isola bruciata' e si riferisce a questa pratica.
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Specie in pericolo
- Secondo le stime riportate da Smithsonian, la popolazione di ferro di lancia dorato si è dimezzata negli ultimi 15 anni. Pare che, nonostante le grandi capacità di adattamento, l'animale stia soccombendo all'ancora più mortale specie umana. (Foto: Wikimedia/CC BY-SA 3.0) Leggi anche: Animali letali: ecco i più pericolosi per l'uomo
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Sapevi che il luogo più mortale al mondo è in Brasile?
Circondati da un covo di serpi velenose
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Se soffri di ofidiofobia, (paura dei serpenti), dovresti startene lontano da quest'isola. Ma non è necessario avere una paura incontrollabile di questi animali per capire che il posto è terrificante. Chiunque metta piede sull'isola di Queimada Grande rischia di morire.
Scorri la galleria per saperne di più su questo mortale, e tuttavia affascinante, posto.
(Foto: Flickr/CC BY 2.0)
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