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Vita privata -

Sigmund Freud nacque nella città austriaca di Freiberg nel 1865. Aveva sette fratelli biologici, ma si dice che fosse il preferito della madre che lo chiamava "Siggie dai capelli d'oro".

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Vita privata -

Suo padre era un commerciante di lana e la famiglia fu costretta a trasferirsi a Vienna quando la sua attività fallì. Freud si laureò in medicina e rimase nella capitale austriaca per tutto il resto della sua vita.

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Vita privata -

Freud si innamorò di Martha Bernays e la coppia si fidanzò dopo due mesi. Si sposarono nel 1886.

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Vita privata -

La loro famiglia era numerosa e composta da sei figli. Anche la figlia Anna divenne una psicologa famosa e influente.

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Freud e la cocaina -

Molti ipotizzano che Freud fosse alla ricerca di qualcosa di rivoluzionario all'inizio della sua carriera e che pensasse che la cocaina avrebbe potuto essere la soluzione. 

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Freud e la cocaina -

Alla fine del 1800, la cocaina era una scoperta recente e ampiamente utilizzata per scopi medici. Oltre a essere impiegata come anestetico negli ospedali, era disponibile in una serie di prodotti da banco come pastiglie per la gola e bibite.

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Freud e la cocaina -

Era considerata una droga miracolosa e Freud fu uno dei primi medici professionisti a "sperimentarla" e a decantarne le virtù. Inutile dire che, mentre scriveva articoli sui suoi incredibili effetti, ne diventò seriamente dipendente. 

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Freud e la cocaina -

Alla fine smise dopo che furono resi noti gli effetti collaterali dannosi della droga. Fu un duro colpo per la sua reputazione di medico, dato che aveva pubblicato articoli su riviste mediche in cui affermava che si trattava di una potenziale cura per la dipendenza da morfina e la depressione.

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Freud e la cocaina -

Gli storici ora considerano l'impatto che l'uso personale della droga e la sua dipendenza possono aver avuto sul suo successivo lavoro in psicologia.

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Freud e la cocaina -

Alcuni sostengono che uno dei suoi più grandi marchi di fabbrica, la "psicoterapia", potrebbe essere stato ispirato dagli effetti della cocaina, che lo portava a parlare liberamente e all'infinito, liberando ricordi e sentimenti che pensava fossero stati repressi.

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Il suo lavoro: Isteria -

Una delle prime influenze di Freud fu il lavoro del suo amico Josef Breuer che aveva in cura una paziente affetta da "isteria", che si presentava sotto forma di convulsioni, paralisi e allucinazioni.

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Il suo lavoro: Isteria -

Breuer riuscì ad alleviare i sintomi aiutandola a ricordare episodi traumatici del suo passato. Egli scrisse spesso a Freud e condivise i dettagli del suo operato.

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Il suo lavoro: Isteria -

Freud iniziò a sviluppare la sua teoria secondo cui i sintomi fisici e le malattie mentali sono manifestazioni di ricordi e sentimenti profondamente repressi.

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Il suo lavoro: L'inconscio -

Questo ha portato allo sviluppo della sua teoria secondo cui la mente cosciente è solo la punta dell'iceberg. Egli separò la mente umana in tre livelli di coscienza.

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Il suo lavoro: L'inconscio -

Il primo livello è quello cosciente. È la piccola parte di cui siamo consapevoli e che produce i nostri pensieri e le nostre percezioni.

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Il suo lavoro: L'inconscio -

Il secondo livello è il subconscio. Questo contiene elementi come ricordi e conoscenze che, se ci provassimo, potremmo far emergere nella nostra consapevolezza.

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Il suo lavoro: L'inconscio -

Il terzo livello è l'inconscio. Contiene cose di cui non siamo consapevoli, come i nostri istinti sessuali e aggressivi di base, che secondo Freud governano il nostro comportamento anche se sono repressi.

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Il suo lavoro: Psicoanalisi -

Questo portò Freud a sviluppare la psicoanalisi. L'obiettivo era quello di far emergere i contenuti repressi della mente inconscia, provocando una sorta di catarsi che avrebbe guarito il paziente dalla sua malattia mentale.

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Il suo lavoro: Psicoanalisi -

Questa è la teoria della psicoanalisi, ma comporta anche un tipo specifico di terapia. Freud faceva sdraiare i pazienti sul lettino e si sedeva dietro di loro per prendere appunti mentre parlavano delle loro esperienze di infanzia.

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Il suo lavoro: Psicoanalisi -

Questa forma classica di psicoanalisi richiedeva di solito da due a cinque sedute settimanali per diversi anni.

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Il suo lavoro: Sogni -

Freud era notoriamente affascinato dai sogni e li vedeva come una porta d'accesso diretta all'inconscio. Le difese della mente si abbassano durante il sonno e i sentimenti repressi possono manifestarsi nei sogni.

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Freud e le donne -

Le teorie di Freud sulle donne riflettono i suoi atteggiamenti tradizionali e superati. Nel 1925 scrisse un articolo sul tema delle differenze tra uomini e donne in cui affermava che "le donne si oppongono al cambiamento, ricevono passivamente e non aggiungono nulla di proprio".

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Freud e le donne -

Molte di queste teorie coincidono con il suo lavoro sullo sviluppo psicosessuale, che propone che i bambini si fissino su diverse parti del corpo in diversi stadi dell'infanzia, mentre sviluppano le loro inclinazioni sessuali. Durante lo "stadio fallico", le bambine possono sviluppare un particolare tipo di ansia.

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Freud e le donne -

Freud sosteneva che quando le bambine si rendono conto di non avere genitali maschili, provano risentimento nei confronti delle madri, che ritengono responsabili di questo "svantaggio", e si legano di più ai padri.

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Freud e le donne -

Un'altra delle sue teorie era che l'"isteria", una malattia mentale femminile, fosse causata da desideri sessuali repressi nelle donne. Sebbene la sua comprensione della donna fosse molto carente, era progressista anche solo riconoscere che le donne hanno desideri sessuali.

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Freud e le donne -

Freud non vedeva molto potenziale nelle donne, ma ironia della sorte, sua figlia Anna diventò una famosa psicoanalista.

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Il suo impatto -

Sebbene molte delle teorie di Freud siano oggi screditate, il suo lavoro pionieristico è stato un trampolino di lancio essenziale per altre grandi menti per la moderna psicologia come la conosciamo oggi.

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Il suo impatto -

Il suo lessico è entrato a far parte del nostro linguaggio quotidiano: negazione, repressione, libido e lapsus freudiano!

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E poi? -

Freud fu costretto a lasciare l'Austria durante l'invasione nazista e molti dei suoi libri furono bruciati insieme ad altri testi moderni "offensivi".

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