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Pelle colorata -

I tatuatori inseriscono l'inchiostro sotto il primo strato di pelle, in modo da cambiare il colore del pigmento cutaneo permanentemente.

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La teoria di Darwin -

In 'L'origine dell'uomo e la selezione sessuale' (1871), Charles Darwin scrisse che non c'era paese al mondo che non praticasse il tatuaggio o qualche altra forma di decorazione permanente del corpo.

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Le prove storiche -

Tra le località in cui sono state riscontrate pratiche di tatuaggio esaminando antichi resti umani figurano l'Alaska, la Mongolia, la Groenlandia, l'Egitto, la Cina e le Filippine.

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La mummia con i tatuaggi più antichi -

Il più antico essere umano conosciuto con tatuaggi conservati sulla pelle mummificata è un uomo dell'età del bronzo risalente al 3300 a.C. circa. Ritrovato in un ghiacciaio delle Alpi Venoste, vicino al confine tra Austria e Italia, Ötzi aveva 61 tatuaggi.

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Mummia del Similaun -

I tatuaggi sono stati trovati in vari punti del corpo di Ötzi, con la maggior parte delle iscrizioni sulle gambe. L'esame ravvicinato dei segni indica che per creare i tatuaggi sono stati utilizzati fuliggine o cenere.

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Antico Egitto -

Altri primi esempi di tatuaggi possono essere fatti risalire al periodo del Medio Regno dell'antico Egitto. Diverse mummie scoperte con tatuaggi risalgono al 2160-1994 a.C.

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Antica Grecia e antica Roma -

All'inizio dell'epoca greca e romana, il tatuaggio era associato ai barbari. I Greci impararono la pratica del tatuaggio dai Persiani e la usarono per marchiare schiavi e criminali. Era un modo per identificarli nel caso avessero cercato di fuggire. I Romani adottarono questa pratica dai Greci.

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Il tatuaggio in Cina -

Nella provincia cinese dello Xinjiang sono state ritrovate mummie tatuate risalenti al 2100 a.C. Il tatuaggio era, ed è tuttora, considerato barbaro e altamente stigmatizzato in Cina.

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Il tatuaggio in Cina -

Sebbene il tatuaggio sia stigmatizzato nelle cultura cinese dominante, in Cina ci sono gruppi minoritari con una forte tradizione di tatuaggi. Alcuni di questi gruppi sono le tribù Dulong e Dai, oltre al popolo Li dell'isola di Hainan.

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Il tatuaggio in Giappone -

Tradizionalmente, i tatuaggi giapponesi sono nati come mezzo per trasmettere lo status sociale e come simbolo spirituale di protezione e devozione. Tuttavia, con il tempo, i tatuaggi sono diventati una forma di punizione per i prigionieri e lo stigma si è consolidato.

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Il tatuaggio in Giappone -

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i tatuaggi furono banditi dall'imperatore del Giappone nel tentativo di migliorare l'immagine del Paese in Occidente. Anche se i tatuaggi non sono più vietati, esiste ancora un forte stigma sociale nei loro confronti.

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Il tatuaggio nelle culture indigene -

Molte tribù indigene di tutto il mondo hanno tatuaggi tradizionali caratteristici. Queste tradizioni di tatuaggio risalgono a molto prima dell'arrivo dei coloni europei.

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Il tatuaggio nella cultura degli inuit -

I disegni e i loro significati variano a seconda delle comunità. Le donne inuit, ad esempio, si facevano tatuare da aghi fatti di osso, con la tecnica della punzonatura a mano o con la cucitura della pelle. I tatuaggi segnavano una pietra miliare, come la prima mestruazione o la maternità.

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Il tatuaggio nella cultura dei samoani -

Il tatuaggio fa parte delle tradizioni culturali samoane da migliaia di anni. Si ritiene addirittura che la parola "tatuaggio" derivi dalla parola samoana tatau.

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Il tatuaggio nella cultura dei samoani -

Le tecniche e gli strumenti utilizzati per questa pratica tradizionale non sono praticamente cambiati e l'abilità viene tramandata di padre in figlio. Le cerimonie di tatuaggio si tengono generalmente per segnare l'ascesa di un capo più giovane a un ruolo di leadership all'interno della comunità.

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Il tatuaggio nella cultura Māori -

I Māori, la popolazione indigena della Nuova Zelanda, sono noti per i loro tatuaggi chiamati tā moko. Questa forma d'arte è stata portata dalla Polinesia ed è considerata sacra.

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Il tatuaggio nella cultura Māori -

Poiché i Māori considerano la testa la parte più sacra del corpo, il tipo di tatuaggio più popolare è quello facciale. Composto da forme curve e motivi a spirale, ogni tatuaggio è altamente unico e ritualizzato.

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Il tatuaggio nella cultura Māori -

Il tatuatore Māori è chiamato tohunga ta moko, che significa "specialista". Questi tatuatori sono molto rispettati e sono considerate figure sacre. I tohunga ta moko sono per lo più uomini, ma ci sono anche alcune donne tra loro.

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Europa e Americhe -

In Europa e nelle Americhe il tatuaggio divenne popolare tra i marinai come metodo di espressione di sé, ma anche di identificazione nel caso in cui qualcuno fosse caduto in mare.

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Il tatuaggio tra i marinai -

I giovani marinai venivano tatuati dopo essersi uniti all'equipaggio, quasi come una cerimonia di benvenuto a bordo. Da lì, la forma d'arte tradizionale ha continuato a crescere.

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Il tatuaggio tra i marinai -

I marinai si facevano anche tatuare nei diversi porti in cui navigavano. I tatuaggi simboleggiavano le diverse destinazioni e la durata del viaggio.

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Tatuaggi nel mondo dell'intrattenimento -

All'inizio del XX secolo, gli artisti del circo tatuati attiravano e stupivano le folle. Alcuni artisti erano ricoperti da un'elaborata body art che teneva tutti gli occhi puntati su di loro.

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Tatuaggi nel mondo dell'intrattenimento -

Emma de Burgh è stata una famosa donna tatuata del mondo dello spettacolo. Il disegno dei suoi tatuaggi aveva molte connotazioni religiose, tra cui collegamenti all'Ultima Cena e al Calvario.

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Tatuaggi nel mondo dell'intrattenimento -

Maud Wagner, artista circense americana, è stata una delle prime donne tatuatrici degli Stati Uniti. La si vede fotografata qui nel 1907.

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Tatuaggi cosmetici -

Nel corso degli anni Venti, i tatuaggi cosmetici divennero molto popolari tra le donne che non potevano permettersi un trucco costoso. I tatuaggi cosmetici più comuni includevano le sopracciglia e il lip liner.

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I tatuaggi erano per gli emarginati -

Tuttavia, i tatuaggi tradizionali erano ancora poco diffusi nella società e non erano socialmente accettati. Erano ancora soprattutto gli emarginati, come gli artisti del circo, i marinai e i criminali, a sfoggiare tatuaggi.

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Stigma sociale -

La parola "stigma" può essere fatta risalire all'antica Roma, quando gli schiavi venivano marchiati. L'origine latina della parola indica un segno o un'incisione, soprattutto se fatta con uno strumento appuntito.

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Crescente popolarità -

Sebbene nel XX secolo il tatuaggio fosse associato alle classi sociali più povere, a partire dagli anni '70 è diventato mainstream nel mondo occidentale.

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I tatuaggi al giorno d'oggi -

Oggi, in molti Paesi, i tatuaggi sono diffusi sia tra gli uomini che tra le donne, di tutte le classi economiche ed età. 

Fonti: (Wellcome Collection) (AuthorityTattoo) (The Link) (Zealand Tattoo)

Guarda anche: I tatuaggi più iconici della storia dello sport

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