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Ragionamento motivato -

Il ragionamento motivato si verifica quando perdiamo la nostra obiettività. Cerchiamo o interpretiamo selettivamente le informazioni in modo da sostenere le nostre idee e costruiamo le argomentazioni in modo da raggiungere una conclusione predefinita. 

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Sentirsi minacciati -

Tutti noi vogliamo avere ragione. La sensazione di aver sbagliato è spiacevole e costituisce un brutto colpo per l'autostima. Alcuni si sentono più minacciati di altri. 

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Esperienza comune - Di solito si verifica quando percepiamo una sorta di minaccia nei confronti di noi stessi o delle le nostre idee.

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Oops - Ad esempio, può capitare di sentirsi arrabbiati con qualcuno perché siamo convinti che abbia preso le chiavi dell'auto che stiamo cercando, per poi renderci conto che le chiavi sono sempre rimaste nella nostra tasca. 

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Accettare la colpa -

A volte cerchiamo di giustificare la nostra rabbia anche dopo che diventa chiaro che eravamo totalmente in torto perché può essere difficile accettare la propria colpa.

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Affronto -

Un altro tipo di ragionamento motivato può verificarsi quando si sta guardando una partita di calcio e l'arbitro assegna il fallo alla nostra squadra. Naturalmente saremo convinti che la sua decisione è stata ingiusta.

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Accettazione -

Se l'arbitro chiama un fallo della squadra avversaria, siamo molto più propensi ad accettare la sentenza senza esaminarla troppo da vicino.

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Ragionamento motivato in politica -

Il ragionamento motivato riguarda tutti i campi della vita. Ad esempio, lo vediamo in atto quando i politici negano la necessità di agire contro il cambiamento climatico.

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Cambiamento climatico -

Il surriscaldamento globale è un problema spaventoso e richiede enormi cambiamenti nella politica e nel modo in cui viviamo la nostra vita quotidiana.

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Distorcere le prove -

Gli psicologi politici hanno messo in evidenza il modo in cui le prove scientifiche del riscaldamento globale vengono distorte per sostenere le credenze o i desideri preesistenti di coloro che sono al potere.

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Negazione - È molto più facile negare i fatti ed evitare di agire che non accettare la realtà e cercare di cambiare il mondo.

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Interpretazione -

I nostri istinti, i nostri desideri e le nostre paure modellano il modo in cui interpretiamo le informazioni.

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Soldato vs. ricognitore -

La scrittrice Julia Galef spiega il ragionamento motivato contrapponendo i ruoli del ricognitore e del soldato in guerra.

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Il soldato -

Immaginate la posizione di un soldato. Quando è in azione, è guidato dall'adrenalina e dallo spirito di sopravvivenza. 

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Il soldato -

Non può perdere di vista l'obiettivo di sconfiggere il nemico e di proteggersi. 

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Il ricognitore -

Al contrario, il ricognitore è in una posizione non combattiva. Il suo compito è quello di mappare il terreno e raccogliere informazioni utili e precise sul percorso da seguire.

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Due stati mentali diversi -

Entrambi questi ruoli sono essenziali, ma riguardano due modi di pensare molto diversi. 

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Il ricognitore -

Il ricognitore deve ottenere la migliore comprensione della realtà che lo attende per poter prendere decisioni informate.

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Il soldato -

Il soldato, invece, deve agire in base all'istinto, che può essere influenzato dalle proprie emozioni e dalla propria personalità.

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Il soldato -

Sarebbe anche estremamente doloroso per un soldato riconoscere la possibilità che sta rischiando la propria vita, togliendola ad altri, senza un buon motivo. Più alta è la posta in gioco, più intensamente una persona può usare un ragionamento motivato per giustificare le proprie azioni o idee.

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Obiettività -

Se non ci sentiamo minacciati da uno qualsiasi dei possibili esiti di una situazione, è molto più facile essere obiettivi ed evitare ragionamenti motivati.

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Ego - Una delle cose più difficili e gratificanti che possiamo fare nella vita è lasciare andare il nostro ego e aprirci all'errore.

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Non siamo i nostri pensieri - Non siamo i nostri pensieri. A volte le nostre idee sembrano così integrate nel nostro essere da farci sentire come un attacco personale quando qualcuno sfida un'opinione.

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Accettare di aver sbagliato -

Anche se è difficile, riuscire ad accettare di aver sbagliato in modo gentile ci dà una forza incredibile.

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Chi viene rispettato di più? - Pensate ai colleghi di lavoro che ammettono quando hanno torto e a quelli che invece non si smuovono mai dalle proprie posizioni. 

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Intelligenza emozionale - Questo atteggiamento rende più facile lavorare con una persona, aiuta le relazioni e soprattutto permette l'apprendimento e l'empatia.

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Nuove prospettive - Se siete in grado di accettare la colpa, allora vi aprirete a un mondo di nuove idee, nuove informazioni e prospettive più ampie.

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