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Un po' di cose da dire - In una lettera aperta, pubblicata il mese scorso sul sito web Players’ Tribune, giusto un mese dopo l'inizio del Mondiale di calcio FIFA, ha raccontato la storia della sua vita fino ad ora.

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Infanzia - Nato e cresciuto ad Anversa, in Belgio, ha raccontato il momento esatto in cui scoprì che la sua famiglia era al verde. Tornò a casa, durante la pausa scolastica, aspettandosi il suo pranzo a base di pane e latte, e vide sua madre che aggiungeva acqua al cartone del latte. Aveva 6 anni.

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Senza soldi - Fu allora che si rese conto che la sua famiglia non poteva permettersi il latte. 'Eravamo al verde, non solo poveri, ma proprio al verde'.

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Educazione - È figlio di un ex calciatore professionista, Roger Lukaku. Ma la carriera di suo padre stava finendo e il denaro era finito.

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A mala pena - Per risparmiare, la prima spesa superflua da eliminare era la TV via cavo, quindi Lukaku non potè più guardare le partite di calcio. Venne loro staccata la corrente elettrica e in seguito anche l'acqua calda.

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Pane in prestito - Lui e il suo fratellino, Jordan (anch'egli calciatore professionista), conoscevano il fornaio locale, che spesso lasciava loro 'prendere in prestito' il pane il lunedì per poi pagarlo il venerdì.

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Finita? - Ha scritto che quando vide sua madre che mescolava l'acqua con il latte, sapeva che era 'finita'. 

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La promessa - In quel momento così difficile fece una promessa a se stesso. Era determinato a giocare per la squadra belga R.S.C. Anderlecht appena sarebbe stato grande abbastanza - esattamente all'età di 16 anni. 

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Nonno - Il nonno di Lukaku fu una grande influenza nella sua vita. Un giorno Lukaku lo chiamò e suo nonno gli fece promettere che si sarebbe preso cura di sua figlia, la madre del calciatore. Non capiva perché, ma gli diede la sua parola.

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Una grande perdita - Suo nonno morì cinque giorni dopo, e così Lukaku capì. Questo rese ancora più forte il suo desiderio di farcela.

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Ogni partita come una finale - Ogni partita che giocava, lui la giocava per vincere.

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Lierse S.K. - A 11 anni, Lukaku ha iniziato a giocare per la Lierse S.K. squadra giovanile della provincia di Anversa. I genitori dei compagni di squadra spesso mettevano in dubbio la sua età e la sua provenienza. 

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Domande sulla sua età e origine - Lukaku si infuriava, sentiva fortemente di essere belga.

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La rabbia - Quando Lukaku giocava lo faceva con tanta rabbia, rabbia per non poter assistere alla Champions League, perché il loro appartamento era invaso dai topi e perché gli altri genitori non lo guardavano di buon occhio.

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Una macchina da gol - All'età di 12 anni, aveva segnato 76 gol in 34 partite. E lo fece indossando le scarpe di suo padre.

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Mantenere la promessa - Ha continuato a giocare per la squadra under 19 di Anderlecht, ma sentiva che il suo tempo lì stava per scadere. Aveva promesso che sarebbe diventato un professionista a 16 anni. Quindi ha fatto una scommessa con il suo allenatore.

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Scommettendo frittelle -

Lukaku ha scommesso che, se avesse segnato 25 gol entro dicembre, il suo allenatore avrebbe dovuto pulire i pulmini dei giocatori della squadra e preparare pancake per tutti. Vinse la scommessa!

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Promessa mantenuta - Aveva promesso di giocare per l'Anderlecht a 16 anni. Il giorno del suo 16° compleanno, il 13 maggio 2009, firmò il contratto da professionista con la squadra.

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Anderlecht vs. Standard Liege - Solo 11 giorni dopo, il 24 maggio 2009, il suo allenatore lo sostituì al 63° minuto della finale contro i rivali dello Standard Liege. La sua squadra perse la partita, ma Lukaku era in paradiso.

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Lo faceva per la famiglia - Quello fu il momento in cui Lukaku sapeva che lui e la sua famiglia sarebbero stati 'OK'.

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Discriminazione - Lukaku è stato spesso messo in dubbio a causa della sua origine. I media lo hanno sempre dimostrato: quando le cose stavano andando bene, era Romelu Lukaku, l'attaccante belga, quando invece le cose non andavano così bene, era l'attaccante dalla discendenza congolese.

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Belga in tutto e per tutto - Lui è e si sente belga, ha scritto: 'Posso iniziare una frase in francese e finirla in olandese, e potrei aggiungere un po' di spagnolo, portoghese o lingala, a seconda del quartiere in cui ci troviamo. Sono belga.'

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Mondiali FIFA 2002 - Nel 2002, la sua famiglia non poteva ancora permettersi la TV via cavo, e non poteva seguire da casa i mondiali. Così andò a casa di un amico per guardare la finale tra Brasile e Germania.

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Idolo d'infanzia - Da bambino, Lukaku idolatrava l'attaccante della Costa d'Avorio e del Chelsea F.C. Didier Drogba (nella foto qui con Lukaku). Quando Lukaku si unì al suo idolo nel club della Premier League, fu un sogno divenuto realtà.

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Stile di gioco - Ma lui e Drogba hanno stili di gioco ben diversi. Lo stesso Lukaku ha paragonato il suo stile ad un altro idolo della sua infanzia, Adriano (nella foto), l'attaccante brasiliano noto per il suo stile potente ed esplosivo.

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Mondiali di calcio 2018 FIFA - Lukaku ha anche scritto che non capisce perché in così tanti vogliono vederlo fallire. 

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Non c'è tempo per le critiche - Ha scritto che le persone sono libere di dire quello che vogliono sulla nazionale belga e su di lui, ma che 'la vita è troppo breve' per preoccuparsene.

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Oggi - Oggi, Lukaku lavora con la leggenda francese Thierry Henry, che è il secondo vice allenatore della squadra nazionale belga. 'Questa è la cosa più bella del mondo, per me', ha scritto Lukaku.

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Un messaggio speciale per il nonno - Lukaku desidera solo che suo nonno veda e sappia che la sua vita è migliorata e che ha raggiunto gli obbiettivi che si era prefissato.

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