Made in Italy in declino? Le marche italiane vendute all'estero -

Ebbene, Versace è diventata americana: un altro gioiello del Made in Italy che passa in mani straniere.

Ma non è l'unica, sono molti infatti i marchi italiani, di moda e non, che hanno ceduto ad acquirenti esteri la maggioranza delle quote. Quali sono?

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Telecomunicazioni - La principale azienda italiana di telecomunicazioni è stata venduta prima agli spagnoli e poi ai francesi.

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Telecom Italia -

Stiamo parlando di Telecom (TIM), passata prima agli spagnoli, che l’hanno a loro volta ceduta ai francesi di Vivendi.

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Moda - Anche l'industria del fashion fa le valigie e va all'estero. 

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Versace - La Maison di moda fondata dal fratello Gianni, e guidata da Donatella, è stata venduta al gruppo americano Michael Kors.

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Buccellati - La celebre azienda di gioielli è passata in mani cinesi, precisamente al gruppo Gansu Gangtai Holding.

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Krizia -

Storico brand di moda italiana, è passato qualche anno fa in mano cinesi Shenzen Marisfrolg Fashion.

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Loro Piana - L'azienda italiana leader mondiale nella produzione di cashmere è stata acquisita dai francesi di Lvmh.

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Bulgari -

Anche Bulgari fa parte di Louis Vuitton Moet Hennessy (LVMH).

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Fendi -

Così come il marchio di lusso Fendi.

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Gucci -

Il gruppo francese Kering guida il marchio italiano Gucci.

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Pomellato - Così come l’azienda orafa Pomellato.

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Bottega Veneta -

E la celebre Bottega Veneta.

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Trasporti e infrastrutture - Tra le tante società vendute o condivise con investitori esteri rientrano anche aziende di trasporti e infrastrutture.

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Italo -

Il gruppo ferroviario Italo ha venduto il 100% del capitale sociale agli americani di Global Infrastructure Partners.

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Italcementi -

L’azienda di materiali da costruzione Italcementi è passata per quasi il 50% in mano tedesche, in particolare al gruppo Heidelberg.

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Palazzo Broggi -

L’affascinante Palazzo Broggi di Milano è stato ceduto a un fondo internazionale, chiamato Fosu.

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Pirelli - I cinesi di ChemChina hanno acquisito il colosso produttore di pneumatici Pirelli.

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Pininfarina - La Pininfarina, l’azienda che si occupa di carrozzerie per automobili, è passata alla società indiana Mahindra.

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Prodotti alimentari - Sono soprattutto le marche di prodotti alimentari ad essere passate in mano straniere, insinuando il dubbio sulla veridicità del Made in Italy.

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Aceto Balsamico di Modena - Acetum Spa, produttore principale di Aceto Balsamico di Modena Igp è stata acquisita da Twinings

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Buitoni - La società svizzera Nestlé controlla la Buitoni.

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Motta -

E tra le tante, anche la Motta.

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Brunello di Montalcino -

Il gruppo francese Epi è ormai socio di maggioranza del Brunello di Montalcino.

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Peroni -

Anche la Peroni non è più ‘italiana’. È stata infatti comprata dal gruppo giapponese Asashi.

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GROM -

La celebre catena di gelaterie GROM è passata in mano all’olandese Unilever.

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Pernigotti -

La celebre azienda dolciaria Pernigotti è passata in mano ai turchi di Toksoz.

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Intrattenimento - Anche le aziende produttrici di iconici giochi da tavola hanno stretto accordi esteri.

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Risiko -

Risiko infatti, così come Cluedo, Scarabeo e altri, sono passati dall’italiana Editrice Giochi alla canadese Spin Master.

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Monopoly -

Anche il celebre Monopoly, della stessa azienda italiana, è passata alla statunitense Hasbro.

Guarda anche: Made in Italy: quando la creatività italiana domina il mercato

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