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La legge 180 - 1978: la legge 180 decretò la chiusura dei manicomi e una riforma sostanziale del trattamento psichiatrico obbligatorio.

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Franco Basaglia - La legge fu promossa da Franco Basaglia, esponente dell'antipsichiatria, un movimento nato negli anni della contestazione.

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L'antipsichiatria - L'antipsichiatria si proponeva, tra le altre cose, la liberazione del malato dalle pratiche violente dei manicomi.

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La chiusura dei manicomi - Dopo l’approvazione della legge molti manicomi in Italia chiusero i battenti e vennero lasciati in stato di abbandono.

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I segni della sofferenza - In questi luoghi spesso sono tuttora visibili i segni delle torture e delle sofferenze a cui i pazienti erano sottoposti, vittime di un sistema sociale che non tollerava le evidenze delle proprie contraddizioni.

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Il manicomio di Mombello - È il caso dell’ex ospedale psichiatrico Giuseppe Antonini, noto come manicomio di Mombello.

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Ubicazione - La struttura si trova a Limbiate, nella provincia di Monza e della Brianza.

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Le origini - Si tratta di un edificio la cui costruzione risale al XIV secolo e che ospitò Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli.

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Ospiti illustri - Durante la campagna d’Italia (1796-1797) vi soggiornò Napoleone Bonaparte.

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Proprietà comunale - Alla fine dell’Ottocento lo stabile fu acquistato nel 1863 dal Comune di Milano, che lo utilizzò come ospedale psichiatrico.

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Posti letto - La struttura era stata progettata per ospitare 900 pazienti, limite che fin dall’inizio non fu rispettato.

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Sovraffollato - Durante il Primo Conflitto Mondiale il manicomio arrivò a contenere 3500 persone.

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Sovraffollato - È possibile immaginare in che condizioni versassero i pazienti, ammassati nei dormitori.

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Il mistero di Benito Albino - Numerosi sono i misteri che aleggiano attorno all’ex ospedale psichiatrico, come quello che riguarda Benito Albino.

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Il mistero di Benito Albino - Benito Albino era il figlio di Benito Mussolini e Ida Dalser, una donna con cui il dittatore ebbe una lunga relazione, ma che non volle mai riconoscere pubblicamente.

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Il mistero di Benito Albino - La verità è difficilmente ricostruibile, ma si ipotizza che Mussolini fece rinchiudere in manicomio sia la Dalser che, in seguito, il giovane Benito Albino, per mantenere intatta l’immagine del matrimonio con Rachele Guidi.

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Il mistero di Benito Albino - Madre e figlio perirono entrambi in un ospedale psichiatrico; lei nel 1937 nel manicomio di San Clemente (Venezia) e lui nel 1942 nel manicomio di Mombelli.

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Il più grande d'Italia - Nel Novecento il manicomio di Mombelli rappresentava il più grande ospedale psichiatrico in italia.

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La chiusura - Dopo la legge Basaglia, la struttura fu chiusa e smantellata definitivamente nel 1999.

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In stato di abbandono - Da quel momento, anche a causa della poca coordinazione tra gli enti che ne detengono la proprietà, l’edificio è rimasto abbandonato e decadente.

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Inagibile - Il Comune ne ha dichiarato l’inagibilità.

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Meta di curiosi - Tuttavia, l’accesso non è difficoltoso e sono molte le persone che vi fanno visita, tra fotografi, ghost hunter e semplici curiosi.

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Il degrado - Le pareti sono scrostate e disegnate con graffiti.

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La riappropriazione - La natura del grande giardino che circonda il complesso sta prendendo il sopravvento.

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I tetti crollati - Il tetto è pericolante ed è crollato in alcune parti.

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Ritrovamenti - È possibile addirittura imbattersi in oggetti personali dei pazienti, come queste pantofole.

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Ritrovamenti -

Sul pavimento si trovano ancora vecchie cartelle cliniche, elettrocardiogrammi e radiografie.

I ghost hunter, acchiappa fantasmi, sostengono di aver rilevato delle anomalie nel materiale sonoro e fotografico registrato in loco.

Al di là dei fenomeni paranormali, l’ex manicomio di Mombello è una sorta di museo a cielo aperto che testimonia in che cosa è consistita l’istituzione psichiatrica italiana fino agli anni ‘80.

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