© Shutterstock

Il Mostro di Firenze -

Il nome attribuito dalla stampa si riferisce ai tre assassini, Pietro Pacciani, Mario Vanni e Giancarlo Lotti,  che commisero otto duplici omicidi dal 1968 al 1985 nei dintorni di Firenze.

(Foto: Wikimedia/CC by 2.0) 

© Wikimedia/Creative Commons

Le modalità -

Le vittime prescelte erano giovani coppie che si appartavano in cerca di momenti di intimità. Gli assassini utilizzavano sempre la stessa pistola.

© iStock 

L’ultimo delitto -

Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot, due giovani francesi in vacanza, si trovavano nella loro tenda quando gli assassini la aprirono con un coltello e spararono ai due. Non contenti, asportarono il pube della donna e prelevarono una parte del seno per poi inviarla alla PM incaricata delle indagini.

(Foto: Wikimedia/CC by 2.0)

© Wikimedia/Creative Commons

Le condanne -

Mario Vanni e Giancarlo Lotti furono rispettivamente condannati all’ergastolo e a 26 anni di reclusione. Pietro Pacciani (in foto) morì il giorno prima del secondo processo d’appello.

© Reuters 

Caso Jeffrey Dahmer - Conosciuto anche come il 'cannibale di Milwaukee', Quest'uomo ha agito principalmente negli Stati Uniti tra il 1978 e 1991.

© Reuters

Caso Jeffrey Dahmer - La maggior parte delle sue vittime erano abbordate in pub e bar gay, dove venivano sedotte e invitate per una presunta sessione di foto.

© Shutterstock

Caso Jeffrey Dahmer - Così, Jeffrey Dahmer attraeva nel suo appartamento giovani ragazzi di età compresa tra i 14 e i 31 anni.

© Reuters

Caso Jeffrey Dahmer - Nel suo appartamento, l'assassino offriva alle sue vittime delle bibite con dentro del sedativo e una volta indebolite le strangolava fino alla morte. 

© Shutterstock

Caso Jeffrey Dahmer - Il 'cannibale di Milwaukee' aveva relazioni sessuali con le sue vittime dopo la morte, mangiava parti del loro corpo e collezionava crani. 

© Shutterstock

Caso Jeffrey Dahmer - Jeffrey Dahmer fu condannato all'ergastolo, ma morì ucciso da un'altro prigioniero in Wisconsin, dove stava scontando la pena, come riporta il The Guardian.

© Reuters

Caso Dennis Rader - Conosciuto come lo 'Strangolatore BTK', sigla che viene dall'inglese 'bind, torture and kill' che significa: lega, tortura e uccidi. Commise i suoi crimini negli Stati Uniti tra il 1974 e il 1991.

© Reuters

Caso Dennis Rader - Al di sopra di ogni sospetto, Rader era uno scout che frequentava la chiesa.

© Shutterstock

Caso Dennis Rader - Ora, immaginate di innamorarvi, sposarvi e mettere su famiglia con un uomo senza avere il minimo sospetto che nel tempo libero lui si dedichi ad uccidere persone.

© Shutterstock

Caso Dennis Rader - Questa è la storia di Paula, la quale si sposò con Dennis Rader e dopo anni scoprì che il marito era un serial killer, come scrive il Newsweek.

© Shutterstock

Caso Dennis Rader - Rader fu condannato per 10 crimini, macabramente descritti dettagliatamente durante il processo.

© Reuters

Caso Rodney Alcala - Ancora un altro statunitense nella lista degli uomini apparentemente da sposare, Rodney Alcala uccise le sue vittime tra il 1971 e il 1979.

© Reuters

Caso Rodney Alcala - Alcala era conosciuto come il 'Dating Game Killer' la cui traduzione significa 'assassino del gioco delle coppie'. Questo soprannome deriva dal fatto che partecipò a un programma TV che faceva incontrare delle coppie, come ci ricorda la rivista Rolling Stone.

© Shutterstock

Caso Rodney Alcala - L'invito ad effettuare una sessione di fotografie era l'esca che Rodney Alcala usava per attirare le vittime nel suo appartamento.

© Shutterstock

Caso Rodney Alcala - Strangolava le sue vittime a morte e continuava a fotografare i loro corpi esanimi, scrive Rolling Stone.

© Shutterstock

Caso Rodney Alcala - Tra le vittime di Rodney Alcala troviamo la hostess di bordo Cornelia Crilley e la musicista Ellen Hover, entrambe di 23 anni, riferisce il The New York Times.

© Reuters

Caso Rodney Alcala - Il serial killer fu considerato colpevole e condannato per questi e altri crimini, come riporta il Los Angeles Times.

© Reuters

Caso Francisco de Assis Pereira - Nel 1998, Francisco de Assis Pereira, noto come il 'maniaco del parco', agiva in Brasile.

© Reuters

Caso Francisco de Assis Pereira - Seduceva le sue vittime invitandole per una sessione fotografica nel Parco di Ibirapuera, a San Paolo.

© Shutterstock

Caso Francisco de Assis Pereira - Apparentemente simpatico e convincente, attraeva le vittime fin dentro la vegetazione dove le violentava e picchiava fino alla morte.

© Shutterstock

Caso Francisco de Assis Pereira - La polizia riuscì a risalire al 'maniaco del parco' grazie alle testimonianze di alcune donne che, per fortuna, riuscirono a scappare.

© Shutterstock

Caso Francisco de Assis Pereira - Dopo più di 20 giorni di latitanza, fu localizzato, arrestato e condannato per i crimini commessi.

© Shutterstock

Caso Ted Bundy - Considerato uno dei più grandi assassini seriali di tutti i tempi, Ted Bundy terrorizzò gli Stati Uniti degli anni '70.
(Foto: CC by 2.0)

© All Rights Reserved / Flickr

Caso Ted Bundy - Studiò psicologia all'Università di Washington, dove conobbe Elizabeth Kloepfer, che sarebbe diventata la sua fidanzata ignara del suo lato oscuro.

© Shutterstock

Caso Ted Bundy - Secondo informazioni dell'FBI, non è possibile dire con certezza quando Ted Bundy cominciò ad uccidere, potrebbe essere stato durante l'adolescenza o a partire dai 20 anni d'età.

© Shutterstock

Caso Ted Bundy - Le sue vittime avevano generalmente capelli lunghi e scuri, aspetto simile a una sua ex-fidanzata ai tempi dell'università.

© Shutterstock

Caso Ted Bundy - Secondo la rivista People, Ted Bundy fu denunciato dalla stessa fidanzata, Elizabeth Kloepfer, nonostante lei stessa non volesse credere alle prove.

© Shutterstock

Caso Ted Bundy - Ted Bundy fu condannato a morte sulla sedia elettrica nel 1989, come riporta il Los Angeles Times.

© Shutterstock

Serial Killers - Al giorno d'oggi è sempre più frequente utilizzare app d'incontri per un appuntamento romantico o per conoscere nuovi amici, ma bisogna stare molto attenti. Quando date un appuntamento, il consiglio è quello di scegliere luoghi pubblici e movimentati e fate sempre sapere a un familiare o a un amico dove vi recate. Non si può mai sapere chi ci ritroveremo di fronte.

© Shutterstock