Addio a Bertolucci, ma quella storia su Maria Schneider non va giù
L'attrice fu violentata per una scena de 'Ultimo tango a Parigi'
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CELEBRITÀ Bernardo bertolucci
In tanti stanno piangendo la perdita del grande regista del cinema italiano, Bernardo Bertolucci, morto questa mattina alle 7. Ma il regista non se n'è andato senza scheletri nell'armadio.
Corre l'anno 1971 e Bernardo Bertolucci è intento a girare il film che lo renderà famoso in tutto il mondo, 'Ultimo tango a Parigi'. I due protagonisti, interpretati da Marlon Brando e Maria Schneider, si incontrano in un appartamento vuoto e danno vita a una relazione di puro sesso, senza conoscere i nomi l'uno dell'altra.
Durante le riprese Brando ha un'idea: usare del burro per ricostruire una scena di sesso anale. Il regista accetta l'improvvisazione non prevista dal copione. La Schneider, però, non è consapevole di quel che sta per succedere, ovvero una vera e propria violenza sessuale.
Molti anni dopo Bertolucci ammetterà che la scena, censurata in Italia, non era stata concordata con la giovane attrice, che all'epoca aveva appena 19 anni:
Nel frattempo la vita di Maria Schneider viene segnata per sempre. Nel 1979 a causa del trauma subito, l'attrice si rifiuta di girare scene di nudo per 'Caligola' di Antonioni. Viene licenziata e finisce in ospedale psichiatrico per una crisi nervosa. Quello stesso anno ha un'overdose di eroina e tenta il suicidio.
Intervistata dal Daily Mail, la Schneider raccontò solo a 55 anni dell'umiliazione subita: "Avrei dovuto chiamare il mio agente o il mio avvocato perché non si può obbligare un attore a fare qualcosa che non è nella sceneggiatura. Ma all'epoca ero troppo giovane, non lo sapevo. Così fui costretta a sottopormi a quella che ritengo essere stata una vera violenza. Le lacrime che si vedono nel film sono vere. Sono lacrime di umiliazione".